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Elezioni comunali, il monito del vescovo Castellucci e l'attenzione al lavoro

Don Erio rivolge alcuni appelli alle forze politiche ed economiche in vista della campagna elettorale ormai iniziata

"C'è sempre preoccupazione, una preoccupazione che si mantiene costante nella società e nelle nostre comunità cristiane, per questi anni difficili dal punto di vista dello sviluppo e dell'occupazione. Modena è tra i territori più virtuosi, in realtà, ma come confermano alcune vicende specifiche pesa una certa difficoltà nel trovare e nel mantenere un lavoro degno. Certo, a volte il lavoro ci sarebbe...". È l'arcivescovo Erio Castellucci a mostrarsi attento e preoccupato per le ultime vertenze nelle fabbriche del territorio, dove non sono mancate altre multinazionali che scelgono di traslocare per fare affari altrove. 

Interpellato a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del tribunale ecclesiastico emiliano, Castellucci parla volentieri di occupazione e crisi ma non rinuncia a un appello a tutta la politica, a pochi mesi dalle elezioni amministrative: "Si occupi del bene comune", ammonisce don Erio. Intanto, si parte dal lavoro, che ancora qua e là manca: "Si tratta di un elemento trasversale a tutta la società di oggi. La precarietà e l'assenza di lavoro segnano la nostra epoca. Speriamo tutti in un nuovo percorso virtuoso, anche perchè- ragiona il vescovo di Modena-Nonantola- il lavoro ci sarebbe: sentivo la settimana scorsa che in certe zone cercano artigiani, impiegati e operai, ma si fa fatica a trovarli. C'è anche un problema di distribuzione di offerta e richiesta, evidentemente".

Nel frattempo, tengono banco le multinazionali: "Certamente, è abbastanza proprio delle multinazionali non ragionare in termini locali ma appunto di interesse globale. Le multinazionali da sempre hanno avuto questa tendenza, quella di non considerare troppo il singolo territorio in cui operano". Certo, conviene l'arcivescovo, "anche lo stesso territorio deve offrire garanzie di sostenibilità. A volte, ad esempio, ci sono imprenditori stranieri che potrebbero investire, attraverso multinazionali o altro, ma non lo fanno perchè trovano leggi troppo complesse o incertezze sugli investimenti italiani. Bisognerebbe andarsi incontro quindi, da un parte e dall'altra, in una logica locale e globale". 

Intanto, le elezioni incombono anche in città e nel territorio: "Il clima elettorale- osserva Castellucci- non si è ancora acceso sui contenuti, emergono adesso alcuni programmi ma bisognerà verificare meglio più avanti, avvicinandosi al voto. Faccio un appello a tutti i cittadini: quello di essere molto attenti, di farsi un'idea non sulla base di ideologie o simpatia per qualcuno, ma sulla base di dati di fatto e programmi. E anche 'dopo'- sprona il vescovo- invito a seguire quello che succede, a non dare totale carta bianca: l'investimento di fiducia va verificato". Alla politica, conclude invece don Erio, "chiedo di essere sè stessa, ossia di occuparsi del bene comune più che del bene individuale".

(DIRE)

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