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Elezioni Politiche 2013

Elezioni politiche 2013, i candidati modenesi del Partito Democratico

Ecco chi corre per Camera e Senato: Roberto Adani, Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra, Edoardo Patriarca, Cécile Kashetu Kyenge, Giuditta Pini, Matteo Richetti, Elisabetta Turchi e Stefano Vaccari

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Elezioni politiche 2013, ecco i candidati modenesi del Partito democratico.

Roberto Adani - 47 anni, vive a Vignola, sposato con tre bambini. Laureato in ingegneria informatica-gestionale. «Ho iniziato la mia attività lavorativa come imprenditore, poi ho svolto il ruolo di sindaco a Vignola per 10 anni; oggi sono un manager di “reti d’imprese europee” della meccanica avanzata. Mi occupo di progetti di ricerca industriale e di progetti di sviluppo territoriale riguardanti le piccole e medie imprese. Mi candido per stare vicino alle persone e alle imprese del territorio in questa fase resa difficile dalla crisi e qui, ancor di più, dal terremoto. Voglio ascoltare i problemi veri della gente, credo che sia indispensabile recuperare il senso di comunità, cooperare per “fare sistema” e ridisegnare un futuro solidale e sostenibile, in grado di offrire concrete prospettive ai nostri figli. Serve una politica capace di elaborare progetti innovativi con il coraggio di fare le scelte di cui il paese ha bisogno, oltre gli interessi personali e di partito. Non sono un politico di professione, ma amo la politica che si misura con i problemi di tutti i giorni. Fare rete, costruire una comunità di persone e di imprese del territorio è l’unica possibilità di vincere la sfida globale, di ridare lavoro e futuro ai nostri ragazzi. Recuperiamo onestà, legalità, merito, capacità: recupereremo così la fiducia della gente e questo renderà credibili le nostre soluzioni. Dopodiché facciamo in modo che le nostre azioni riflettano le nostre parole»

Davide Baruffi - Nato a Carpi, 38 anni, una figlia, vive tra Soliera e Modena. Attualmente segretario provinciale e consigliere provinciale Pd. In precedenza, per dieci anni, sindaco di Soliera. «La politica è per me passione e servizio, un impegno iniziato negli anni dell'università e nella stagione dell'Ulivo. Dopo una militanza attiva nei Ds ho concorso con entusiasmo alla nascita del Pd anche a Modena, perché credo nella necessità di un grande partito riformista capace di parlare a tutto il Paese. Un progetto collettivo che interpreti il bisogno di cambiamento della politica e della società in un'Italia sfibrata ma non condannata al declino. Occorre aprire una stagione nuova e il Pd con Bersani ce la può fare. Al centro del nostro impegno saranno il lavoro e i diritti per chi oggi ha di meno, a partire dalle nuove generazioni. Un patto civile dove legalità e moralità, opportunità e giustizia sociale siano la bussola per uno sviluppo buono e sostenibile. Voglio impegnarmi per ridare valore alla politica intesa come servizio alle persone e alla comunità, mettendo a disposizione quanto ho imparato da amministratore nella buona esperienza di governo locale dell'Emilia. Se ne avrò la possibilità, oltre a collaborare con i nostri Comuni per un riordino più efficace del governo locale, vorrei occuparmi di lavoro e piccole imprese, binomio essenziale per lo sviluppo nel nostro territorio».

Carlo Galli - «Sono nato a Modena nel 1950. Il mio impegno ha una specifica connotazione intellettuale (insegno storia del pensiero politico all'Università di Bologna, sono presidente della Fondazione Gramsci Emilia Romagna, sono stato fino a un mese fa presidente del Consiglio Editoriale della casa editrice il Mulino, nonché della Classe di scienze morali dell'Accademia delle Scienze di Bologna; sono direttore responsabile della rivista "Filosofia politica"; sono commentatore politico del quotidiano "la Repubblica" e di altri quotidiani). Sono stato membro della direzione della rivista "il Mulino". I miei lavori sono tradotti nelle principali lingue occidentali. Ho tenuto lezioni in diverse università straniere, in Europa, ma anche in America Latina e negli Stati Uniti. Ho scritto libri, saggi, articoli per giornali e riviste, sui principali concetti e autori del pensiero politico. Mondadori ha appena pubblicato il mio ultimo libro che si intitola "Sinistra. Per il lavoro, per la democrazia". Ho partecipato per anni con "lezioni magistrali" al Festival della filosofia di Modena. Il mio impegno, quindi, è quello di ribadire la dimensione anche culturale e ideale della politica. Naturalmente, sarà mio ambito d’intervento tutta la complessa materia universitaria».

Manuela Ghizzoni - «Sono ricercatrice in Storia medievale presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Bologna. Dopo l’impegno nel volontariato sociale e culturale sono stata consigliera comunale a Carpi e, dal luglio 2004, assessore alle politiche culturali e al progetto memoria, carica che ho ricoperto fino alla candidatura per le elezioni politiche 2006. Alla Camera dei Deputati ho ricoperto l’incarico di capogruppo del Pd in Commissione Cultura Scienza e Istruzione e nel giugno 2012 sono stata chiamata a presiedere la VII Commissione, unica presidente del Pd di una commissione permanente. Il mio impegno è rivolto a difendere la Costituzione nel garantire una "scuola aperta a tutti", assicurare il diritto allo studio per "i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi", promuovere "lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica", tutelare "il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione". Il mio lavoro è dedicato all’attuazione di politiche per la valorizzazione della scuola pubblica, per restituire dignità alle persone appassionate che vi lavorano e formare i cittadini del futuro». Fiducia alla scuola, investimenti sul sapere, sulla ricerca e sulla cultura sono le mie misure anti-crisi per la crescita e per lo sviluppo sociale, civile ed economico del nostro Paese, concepite nel segno dell'equità».

Maria Cecilia Guerra - «Sono nata a Nonantola, abito a Modena, sono sposata e ho due figli. Ho 55 anni. Insegno Scienza delle Finanze presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, e sono esperta di welfare e di fisco. Ho dato il mio contributo alla costruzione delle politiche dei governi di centrosinistra, anche partecipando, o presiedendo, commissioni di lavoro presso il ministero dell’Economia, specialmente su temi fiscali. Come sottosegretario del Governo Monti mi sono invece occupata di politiche sociali, terzo settore e immigrazione. Ho partecipato attivamente alla vita del Pd sia a livello locale che nazionale fin dalla sua fondazione. Il mio impegno sarà principalmente rivolto a far si che il peso della tassazione sia distribuito con più equità e con meno adempimenti burocratici, e che il lavoro e la sua qualità vengano posti al centro dell’azione politica. Lavorerò per politiche di welfare che non lascino la cura dei bambini, degli anziani non autosufficienti e delle persone con disabilità unicamente sulle spalle delle famiglie,  e che permettano alle donne, e agli uomini, di conciliare il lavoro fuori casa e quello dentro casa. Mi batterò per la pronta adozione di un piano nazionale per la non autosufficienza che renda possibile l'assistenza a domicilio, evitando inutili ricoveri, costosi e meno rispettosi della qualità della vita».

Edoardo Patriarca - Laureato in Chimica, ha insegnato presso gli Istituti scolastici di Carpi. «Dal  ‘97 al 2002 sono stato  co-presidente nazionale dell’Agesci (Associazione Guide e scout cattolici italiani). Dal 1999 al 2006 portavoce  del Forum Nazionale del Terzo Settore. Poi consulente presso il  Ministero della pubblica istruzione per le problematiche riguardanti l’associazionismo giovanile. Nello stesso periodo ho collaborato con  il Ministero della solidarietà sociale  per la stesura dei rapporti sul volontariato. Dal 2001 sono componente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), nominato nel 2010 dal presidente della Repubblica come esperto del terzo settore. Ho seguito in particolare i temi riguardanti l’economia sociale, le politiche per l’infanzia e la famiglia, e  quelle per l’immigrazione. Nel 2007 sono stato nominato consigliere dell’Agenzia per le Onlus. Nel 2008 sono diventato segretario del Comitato promotore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani. Infine, da luglio sono  presidente del Centro Nazionale Per il Volontariato (lucca) e presidente dell’Istituto Italiano della Donazione (Milano). Le tematiche sulle quali ho acquisito maggiori conoscenze e per le quali mi impegnerò in prima battuta sono quelle riguardanti il Terzo Settore (volontariato, associazionismo, imprese sociali) e il welfare, immigrazione, politiche per i giovani e politiche per l 'invecchiamento attivo».

Cécile Kashetu Kyenge - Cécile Kyenge 48 anni, sposata con due figlie, nata a Kambove nella Repubblica Democratica del Congo, ora cittadina italiana. Medico oculista, eletta in circoscrizione a Modena nel 2004, poi responsabile provinciale del Forum della Cooperazione Internazionale e immigrazione. Attualmente consigliere provinciale a Modena e responsabile regionale delle politiche dell'immigrazione del Pd. Portavoce nazionale della rete Primo Marzo: si occupa di promuovere i diritti dei migranti e i diritti umani. Impegnata (collabora con diversi enti ed associazioni) in campagne nazionali sui diritti di cittadinanza. «Premessa essenziale del mio impegno è la promozione di una nuova visione dell’immigrazione che eviti la discriminazione e avvii una strategia di convivenza, ridefinendo l’orizzonte valoriale di riferimento, estendendo perciò il patrimonio della nostra Costituzione e della Carta Europea dei diritti uman, nel rispetto delle differenze e dell’integrità della persona. I temi del mio impegno sono: l’integrazione e partecipazione attiva ai cittadini di origine straniera, l’immigrazione circolare, il welfare e politiche di integrazione, la politica europea di immigrazione e asilo, il superamento dei CIE per ricondurli al limitato e temporaneo scopo dell’identificazione dello straniero, la legge delega (a sostituire la Bossi Fini e il reato d’immigrazione clandestina) sulle modalità di ingresso per lavoro».

Giuditta Pini - Giuditta Pini, 28 anni, segretario provinciale dei Giovani democratici di Modena. «Sono nata a Carpi, ma ho sempre vissuto a Modena dove ho frequentato l'Istituto d'Arte Venturi e la facoltà di Lettere e Filosofia.  Dopo aver raccolto oltre 7000 preferenze alle Primarie per i parlamentari del 30 dicembre sento ancora più forte l'impegno di portare in Parlamento la voce di chi voce non ha più anche nella nostra Provincia. Sto parlando di giovani che non possono sposarsi e coppie che di fatto convivono da anni, ma che non hanno nessun diritto. Come Giovani Democratici abbiamo contribuito come volontari durante l'emergenza terremoto, cogestendo la palestra di Camposanto, Stiamo portando avanti un progetto di ricostruzione in ottica eco sostenibile insieme all'Olanda che parta dalla Bassa per arrivare fino alla Montagna. Altro punto fondamentale su cui dovrà lavorare la prossima legislatura è la ricostruzione dell'Italia tutta e questa deve passare dall'istruzione e dalla ricerca. Il nostro territorio è stato per anni punto di riferimento mondiale per la formazione dei bambini e dei ragazzi, dobbiamo fare in modo che nel paese in cui è presente l'80% del patrimonio artistico e culturale mondiale questo venga valorizzato e diventi possibilità di crescita e sviluppo per tutti. Tutto questo sarà possibile solo se riusciremo a fare quello che la nostra terra ci ha insegnato, lavorare cooperando e insieme. Oggi tocca a noi cambiare la storia».

Matteo Richetti - «Ho 38 anni e vivo a Spezzano con Sonia mia moglie, Simone, Giulia ed Elisa i nostri figli. Mi occupo di giornalismo e relazioni esterne. Le Istituzioni a servizio dei cittadini: questo è stato da sempre il leit motiv del mio impegno politico prima come consigliere regionale (dal 2005 al 2010) poi come Presidente dell’assemblea legislativa della Regione (dal cui ruolo mi sono dimesso prima delle primarie per i parlamentari). Sul tema del taglio dei costi e del riordino istituzionale in Emilia-Romagna abbiamo anticipato quanto credo sia necessario fare anche a livello nazionale. Io sarò il primo ex-consigliere regionale che entra in Parlamento senza vitalizio. L’Italia va ripensata non in relazione agli enti, ma guardando ai bisogni dei cittadini e quindi riscrivendo le funzioni da attribuire ai livelli istituzionali, perché questi siano sempre più un servizio e non un peso per la comunità. Ma il tema imprescindibile è liberare risorse dalla spesa pubblica per sostenere le famiglie e le imprese. È assolutamente necessario tornare ad offrire opportunità di impiego qualificate guardando in maniera particolare ai giovani e alle piccole medie imprese. Per quanto riguarda Modena due priorità su tutte: la ricostruzione post-sisma e il superamento di una crisi economica durissima. Queste istanze dal territorio devono essere la mission degli eletti».

Elisabetta Turchi - Assessore al turismo e allo sport del Comune di Fanano e coordinatore Pd zona del Frignano. 51 anni, due figli e due nipoti. «Essere assessore del Comune di Fanano mi ha fatto toccare con mano le difficoltà quotidiane che si affrontano nell'amministrare un piccolo Comune, per di più di montagna, con l'impegno di voler garantire ai propri cittadini pari opportunità rispetto agli abitanti di altri territori. Confrontarmi con altri amministratori mi ha fatto capire che le difficoltà sono condivise e che è quanto mai opportuno e necessario iniziare a lavorare insieme. Sono quindi molto lieta di far parte della squadra dei candidati alla Camera dei Deputati perché le esigenze della montagna siano rappresentate e abbiano voce. La campagna elettorale sarà l'occasione per incontrare ed ascoltare i cittadini del nostro territorio in un momento di difficoltà e di crisi ma anche di inevitabili cambiamenti che dovremo imparare ad affrontare tutti insieme. Sono infatti fermamente convinta che solamente un lavoro congiunto aiuterà questo bellissimo e fragile territorio a garantire le migliori condizioni economiche, sociali, culturali, sanitarie a chi ama la propria terra e la propria comunità e qui vuole vivere».

Stefano Vaccari - Stefano Vaccari originario di Nonantola, 45 anni, sposato con due figli. «Dal 2004, dopo aver ricoperto la carica di sindaco a Nonantola, sono stato assessore della Provincia di Modena con deleghe all’Ambiente, alla Protezione Civile, alla Mobilità e allo Sport. La mia candidatura al Senato si caratterizza attraverso una sintonia nata dall’incontro, dall’ascolto e dallo scambio di idee con i cittadini. Questi ambiti condivisi di discorso comprendono temi che reputo siano oggi di estrema importanza per tutti quanti noi: la green-economy come punto di partenza per dare vita ad un mercato che sia sociale e insieme ecologico; la ricostruzione importantissima dei territori colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio; il rinnovamento vero che passa attraverso l’inclusione di giovani e di donne; l’eccellenza dei servizi al cittadino costruita attraverso una cultura amministrativa virtuosa; lo sport e la cooperazione internazionale. Il lavoro di indirizzo politico nei confronti del nuovo Governo del Paese dovrà derivare da un ritrovato civismo attivo e attento alla cosa pubblica, per questo è necessario rimanere sintonizzati sulle nostre frequenze».

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