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Elezioni Politiche 2013

"Le liste Pdl? Sembrano una brigata di paracadutisti"

Lo sconforto del consigliere regionale Andrea Leoni per le liste presentate in vista delle politiche piene di "esterni": l'unico modenese in posizione sicura è il capolista al Senato Carlo Giovanardi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

A scorrere la lista del Pdl sembra di leggere l’elenco dei componenti di una brigata di paracadutisti. Una cosa francamente imbarazzante che rende bene l’idea di quello che sarà il futuro per il Pdl. I vertici del partito sono riusciti a stravincere la gara di quanti candidati da fuori, in posizione eleggibile, sarebbero riusciti a candidare in Emilia Romagna. Dopo che Alfano ha sbandierato la meritocrazia e il lavoro sul territorio come criterio premiale, ecco un risultato che parla da solo. Nessun rinnovamento se consideriamo per esempio la ricandidatura per la settima volta di Giovanardi o la ‘new entry’ del 73enne Franco Carraro già sindaco di Roma ai tempi della prima repubblica. A scanso di equivoci non ho presentato alcuna candidatura ad alcunché, ma proprio per questo mi chiedo se davvero non ci fossero donne e uomini del territorio ritenuti capaci di rappresentare in Parlamento la nostra regione? Non essere di sinistra in una terra tradizionalmente rossa è dura.

Il partito ripaga così con un’umiliazione pesante le tante persone che si spendono nelle amministrazioni locali. Per loro solo posti non eleggibili. Una mortificazione in più che sa tanto di beffa. Ci sono persone che fanno il loro dovere e che meritano molto più rispetto ad altre come ad esempio il Sindaco di S. Agostino di Ferrara che si è distinto nella ricostruzione post terremoto e che avrebbe meritato ben altra posizione. Una situazione che certifica l’assoluta irrilevanza delle dirigenze locali e regionali del Pdl che non sono riusciti in alcun modo a difendere le esigenze del territorio con candidature che ne fossero l’espressione. In ultimo e non per importanza va segnalata come inaccettabile quell'orribile sceneggiata sui candidati impresentabili. Vertenza decisa solo in base ad un merito calcolo elettorale di convenienza e non su quello che dovrebbero essere le normali motivazioni.

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