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Concessione A22 ad Autobrennero, verso il partenariato pubblico-privato

Un emendamento "promette" di andare verso l'affidamento trentennale della gestione evitando la gara europea. Ancora scontro su Bretella e Cispadana

Lunedì 25 ottobre la commissione congiunta Trasporti e Ambiente della Camera ha approvato un emendamento al decreto Infrastrutture sulla concessione della A22 che introduce la possibilità di avviare un partenariato pubblico-privato per la concessione della A22 alla società Autobrennero. La proposta è stata di Partito Democratico ed Italia Viva, che da sempre spingono per confermare la cncessione all'attuale gestore, in particolare per sbloccare opere che giacciono nel casseto da lunghi anni: Cispadana e Bretella Campogalliano Sassuolo.

Oltre che dalla società direttamente interessata, l'emendamento è stato accolto con favore da Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena: "L'iter è ancora lungo - spiega Tomei - ma la soluzione della vicenda della  concessione ci auguriamo sia più vicina e consenta anche di sbloccare il piano investimenti quindi il fondo destinato a migliorare la viabilità di accesso nei territori attraversati dall'autostrada, compresa quella modenese".

Ferma contrarietà invece dal M5S: “Il progetto della Cispadana, per come concepito, è fallito prima ancor di nascere”, attaccano i parlamentari emiliano-romagnoli del MoVimento 5 Stelle ribadendo la propria contrarietà all’autostrada. I parlamentari pentastellati entrano maggiormente nel dettaglio. “L’emendamento si pone in contrasto con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) - attaccano gli esponenti emiliano-romagnoli - in quanto si cede alle logiche dei privati, rinunciando a beni primari quali l’ambiente e la salute. Una scelta miope dettata da un ‘project financing’ che prevede un piano di investimenti per sei miliardi e mezzo di euro al fine di realizzare opere come la Cispadana. Come M5S ci siamo opposti e continueremo a farlo in tutte le sedi opportune, compreso quella europea, dove si dovrà interpellare la Commissione”.

Il tema è estremanente complesso da un punto di vista giuridico. Come da direttive europee, infatti, la concessione della A22 dovrebbe essere oggetto di un bando di gara. Questo però potrebbe ortare dei competitors ed escludere società Autobrennero dalla gestione e soprattutto dall'accesso a risorse che permetterebbero di avviare anche le altre opere, affidate a società (Arc e AutoCS) di cui Autbrennero è socio di maggioranza. La soluzione del partenariato pubbico-privato potrebbe eviutare il bando pubblico europeo, ma come?

Im attesa di provvedimenti diretti da prte del Governo, una risposta potrebbe arrivare da un'interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Rossella Muroni di FacciamoEco e vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera che, con i colleghi Fioramonti, Fusacchia, Cecconi e Lombardo, su input del Comitato No Bretella. Nell'interrogazione si chiede al Ministro delle infrastrutture e mobilità sostenibili in particolare "se intenda chiarire nel dettaglio questa nuova soluzione giuridico amministrativa il cui fine parrebbe essere quello di confermare Autobrennero gestore della A22, evitando in questo modo la gara internazionale o la liquidazione dei partner privati presenti nella società".

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