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Terremerse, "Il fatto non sussiste": assolto Vasco Errani

Governatore assolto dall'accusa di falsità in atti pubblici. Errani era finito davanti a un giudice per un finanziamento di un milione di euro nel periodo di Presidenza del fratello Giovanni alla cooperativa agricola Terremerse

Il fatto non sussiste. Questa l'assoluzione dall'accusa di falsità in atti pubblici pronunciata dal Gup di Bologna Domenico Giangiacomo, al centro delle polemiche in quanto aderente di "Magistratura Democratica", nei confronti del Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani per il processo Terremerse. Allo stesso modo, sono stati assolti per non aver commesso il fatto i due funzionari della Regione accusati di falso e favoreggiamento Filomena Terzini e Valtiero Mazzotti, che, esattamente come Errani, avevano optati il rito abbreviato. La Procura aveva chiesto per il Governatore la condanna a dieci mesi e venti giorni di reclusione. Respinto invece l'abbreviato per un altro funzionario della Regione indagato nel filone principale dell'inchiesta. Il giudice ha anche accolto la richiesta di rinvio per il sisma presentato dal difensore del fratello Giovanni Errani. Da oggi, quindi, la discussione dei tre riti abbreviati, mentre le altre sei posizioni andranno a normale udienza preliminare, fissata per l'1 e l'8 febbraio 2013.

​IL FATTO - Errani era finito davanti a un giudice per un finanziamento di un milione di euro nel periodo di Presidenza del fratello Giovanni alla cooperativa agricola Terremerse. Nata dopo un articolo del giornale datato ottobre 2009, l'inchiesta aveva ipotizzato abusi e irregolarità nella concessione, nel 2005, di un finanziamento regionale per la costruzione di una struttura vinicola a Imola. Al fratello del presidente Errani, Giovanni, fino a gennaio 2010 responsabile di Terremerse, cooperativa agricola di Bagnacavallo, viene contestata la truffa aggravata ai danni di ente pubblico e falso, mentre per i due funzionari la richiesta di rinvio a giudizio è per favoreggiamento personale. Richieste di rinvio a giudizio pure per il progettista e il direttore dei lavori della cantina di Imola, in concorso con Giovanni Errani, per gli attuali responsabili della società e per un collaboratore dell'ufficio aiuti alle imprese della regione.

REAZIONI - Se la notizia è stata ha suscitato il giubilo del centrosinistra tutto ad ogni livello, reazioni ben più critiche sono state registrate dal centrodestra. "L'assoluzione di Errani sul caso Terremerse non è un'assoluzione del sistema politico che fa riferimento al presidente della Regione Emilia-Romagna - ha commentato Galeazzo Bignami, consigliere regionale Pdl - Non dimentichiamo che il suo ex capo di gabinetto Solaroli è indagato per truffa aggravata, la sua dirigente Zoia Veronesi che pare facesse da segretaria di Bersani pagata coi soldi della Regione, l'ex capogruppo del partito di maggioranza è indagato per peculato come un Fiorito qualsiasi, il suo ex vicepresidente Delbono ha patteggiato per peculato, mentre il fratello è stato rinviato a giudizio per aver preso un milione dalla Regione di cui lui è presidente. O era a conoscenza di quello che capitava attorno a lui ed allora è colpevole o lui non sapeva cosa facevano i suoi collaboratori e allora è un incapace. Comunque - ha concluso Bignami - ha fallito".

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