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Scarsa trasparenza per la Fondazione San Filippo Neri, esposto all'Anticorruzione

L'iniziativa del consigliere provinciale Antonio Platis (Forza Italia), che lamenta la mancata pubblicazione dei bilanci e la nomina diretta dei vertici della Fondazione senza passare da un avviso pubblico

Dopo i drammatici fatti del parco Novi Sad, a seguito dei quali ha perso la vita un minore straniero non accompagnato, la Fondazione San Filippo Neri di Modena finisce sotto la lente di ingrandimento. Lo storico ente, fra le diverse attività, gestisce infatti anche una comunità di Minori stranieri non accompagnati, della quale faceva parte il 16enne ucciso a coltellate da alcuni connazionali.

Questo ha portato il consigliere provinciale Antonio Platis (Forza Italia) ad approfondire la questione e in particolare le modalità con cui opera la Fondazione. Ricordiamo infatti che la San Flippo Neri è un ente partecipato dalla Provincia, che ne sceglie la dirigenza. Platis aveva già chiesto alcuni giorni fa, attraverso un'interrogazione, chiarimenti sull’attività della Fondazione, ravvisando in quella sede alcune incongruenze.

Incongruenze che, una volta approfondite, si sono trasformate in un esposto che oggi è stato trasmesso all'Anac, l'Autorità Nazionale Anticorruzione, e al responsabile interno anticorruzione della Provincia stessa, che oggi è la dirigente Patrizia Gambarini.

Il primo dei punti critici riguarda la mancata pubblicazione sul sito dell'ente dei Bilanci degli ultimi due anni. L'ultimo rendiconto disponibile risale infatti al 2020, mentre è del 2019 l'ultima comunicazione circa l'entità dei finanziamenti pubblici ricevuti: quattro anni fa la Fondazione aveva incassato circa 763mila euro, la maggior parte dei quali da ER.GO per la gestione della residenza universitaria e dal Comune di Modena proprio per la comunità di minori soli. La mancata pubblicazione di questi numeri rappresenta una violazione delle norme sulla trasparenza, su cui si basa appunto l'esposto odierno.

Altra rivendicazione riguarda invece un fatto con implicazioni politiche ben maggiori. Il consigliere di Forza Italia ha infatti puntato il dito contro la (precedente) presidenza della Provincia, quella di Gian Domenico Tomei, che nel maggio del 2022 ha effettuato le nomine del Presidente (Luciana Borellini) e dei membri del CdA della Fondazione. Queste nomine sono avvenute senza il ricorso ad un Avviso Pubblico, ma basandosi su quello del 2017. Una scelta politica chiara, che ha confermato l'assetto della Fondazione rispetto agli anni precedenti, senza però passare per una procedura pubblica.

Per Platis questa scelta cozza con la normativa e con la consuetudine fin qui adottata, che ormai vede ogni amministrazione pubblica procedere attraverso bandi trasparenti e non più con nomine dirette e "personalizzate".

"Già nel 2019 avevamo presentato un'interrogazione sui minori soli, ma la Provincia ha preferito non rispondere, spiegando che non era di propria competenza - spiega Antonio Platis, che sottolinea come tuttavia l'ente abbia una responsabilità morale sui ragazzi che vengono accolti - Abbiamo chiesto che Luciana Borellini venga a riferire in aula. Voglio chiarire che le nostre richieste non sono accuse e che non si tratta di un gioco delle parti. Il fatto del Novi Sad è gravissimo, credo sia giusto porci la domanda se abbiamo fatto tutto il possibile per evitarlo".

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