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Esternalizzazione asili, Pellacani (Pdl): "Non sono un vero problema"

L'ex Rettore su Facebook: "Mi meraviglia che ora il Comune si rammarichi per le ulteriori esternalizzazioni dettate dal bilancio, ma davanti a 6mila firme di genitori un po' di cinema lo deve pur fare"

Le esternalizzazioni degli asili? "Non sono un vero problema". Parola di Gian Carlo Pellacani. L'ex Rettore dell'Unimore ha lasciato su Facebook queste parole in risposta alla domanda di un militante Pdl sul gruppo CongressiaMO Pdl. L'iscritto Marco Nora, infatti, ha interrogato il vicepresidente del consiglio comunale sull'argomento chiedendo quale fosse la posizione adottata dal partito: "Se sapessi cosa pensa il Pdl modenese sugli asili comunali glielo direi molto volentieri - ha esordito - Speriamo dopo il congresso di essere concretamente presenti sulla piazza di Modena. Per questo confido nella Lista Aimi/Lei".

FALSO PROBLEMA - Non sottraendosi alla domanda postagli dal militante, Pellacani ha spiegato la situazione attuale in cui versa il Comune di Modena: "Le esternalizzazioni degli asili comunali non sono un problema vero - ha detto l'ex Rettore - perché a Modena il cosidetto pubblico indiretto (cioè gli asili già esternalizzati dal Comune) sono il 30%, mentre il pubblico diretto (asili comunali) sono il 43% e il privato è il 27%". Per la nostra realtà, in parole povere, le esternalizzazioni non sono certo una novità: "Da anni il Comune ha battuto questa strada e mi meraviglia che ora finga di sorprendersi e si rammarichi per le ulteriori esternalizzazioni dettate da problemi di bilancio - ha sottolineato Pellacani - Ma davanti a 6mila firme di genitori un po' di cinema lo deve pur fare".

FALLIMENTO - Secondo il vicepresidente del consiglio comunale, oggigiorno non è più alla portata di queste casse uno stato sociale "esuberante e costoso" come erogato finora dal settore pubblico: "Il contenimento della spesa pubblica - ha attaccato Pellacani - deve avvenire con la riduzione dei costi del pubblico, in primis le spese eccessive e superflue (ce ne sono ancora tante). Se continua sulla strada finora seguita dal Comune di Modena che i costi crescenti li scarica sui cittadini aumentando le tasse, nel giro di due, tre anni fallisce lui e mette in ginocchio la città. Allora è meglio incominciare ad avviare un processo seppur graduale di contenimento della spesa, ricorrendo alla cessione dei servizi al privato e al privato sociale". Servirebbe, per l'ex Rettore, un cambio di politica: "Non più gestione diretta dei servizi (un grande sacrificio perchè rende in consenso) ma assolvere alla funzione che gli compete di controllore. Controllare in modo efficace che la pianificazione delle scuole d'infanzia sia razionale e che la qualità nei tre tipi di asilo (pubblico, esternalizzato e privato) sia omogenea e comunque alta - ha concluso l'ex Rettore - Questo significa che tutti i cittadini godono veramente degli stessi benefici. Non ci sono asili di seria A, B o C, ma neppure cittadini di serie A,B o C".

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