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Esternalizzazione di due nidi alla Fondazione Cresci@mo, primo step del progetto "Zerosei"

La Giunta ha avviato il percorso di un "nuovo sistema integrato". Baracchi: “Ampliare l’offerta puntando su un progetto sostenibile e di qualità”

Prende il via ufficialmente oggi, con una delibera di Giunta, il progetto di estenralizzazione degli asili nido dell'Amministrazione Muzzarelli. Un tema controverso e che sta generando spaccature interne alla maggioranza e mobilitazioni sindacali, ma la cui rotta è ormai stata tracciata e che si concretizzerà in "Modena Zerosei", il nome scelto per il contenitore che ospeiterà il sistema educativo integrato per la prima infazia.

Prima tappa di questo percorso, giò annunciata nei giorni scorsi, sarà la cessione di due nidi comunali alla Fondazione Cresci@mo, che negli anni a venire assumerà un ruolo sempre più centrale, come giò avvenuto con al cessione delle 10 scuole d'infanzia avvenuta negli anni scorsi. La stessa Fondazione vedrà un nuovo assetto organizzativo, del quale però ancora non si conoscono i contorni. La realizzazione di “Modena Zerosei” sarà anche oggetto di un atto di indirizzo del Consiglio comunale.

“Abbiamo più volte ribadito – afferma l’assessore Grazia Baracchi - che il nostro obiettivo è ampliare e migliorare l’offerta, sulla base delle nuove richieste delle famiglie, in particolare per la fascia 0-3 anni. E nonostante il difficile quadro economico causato dall’emergenza sanitaria e i vincoli nelle assunzioni del personale, ribadiamo tale necessità creando le condizioni per aumentare di una ventina i posti nido già dall’anno educativo che inizia a settembre, a fronte di un andamento delle domande che sul territorio di Modena non appare in calo. Il bando si chiuderà, infatti, solo il 18 maggio e il numero di domande arrivate a tutt’oggi, in linea con gli altri anni, supera già il numero di posti attualmente disponibili”.

Baracchi aggiunge: “Nell'ambito dei vincoli sul personale degli enti locali, vogliamo anche superare il tema della precarietà lavorativa. Di fronte ai pensionamenti e pur facendo  i conti con le incognite di un decreto ancora non pubblicato, il Comune ha in programma una decina di assunzioni nell’area scuola, con una particolare attenzione per il coordinamento pedagogico e la possibile stabilizzazione del personale che ne ha i requisiti, mentre altre assunzioni a tempo indeterminato potranno essere realizzate dalla Fondazione Cresciamo. Intendiamo inoltre sviluppare un’idea più compiuta e ampia di politiche pubbliche e una definizione fortemente inclusiva di spazio pubblico in cui queste politiche si concretizzano. Al Comune, accanto alla funzione di gestione diretta, spettano appunto le competenze del coordinamento pedagogico in collaborazione con gli altri gestori e il coordinamento della programmazione dell’offerta formativa”.

Il coordinamento dei gestori di servizi 0-6 dovrà affrontare in modo integrato le questioni relative a qualità, formazione, programmazione in relazione alle domande e ai progetti di sviluppo e innovazione di supporto al sistema. Lo sviluppo del coordinamento pedagogico integrato intende valorizzare i coordinatori pedagogici per elaborare orientamenti comuni, strumenti, azioni per monitoraggio e verifica della qualità; definire piani formativi e di scambio delle esperienze orientate all’innovazione.

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