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Occupazione Sant'Eufemia, incontri con le famiglie per favorire lo sgombero

Gli operatori dei Servizi sociali iniziano il censimento dei bisogni specifici delle persone presenti nell'ex caserma. E' la premessa per il ripristino della legalità, che l'Amministrazione si augura di raggiungere senza passare per denunce penali

La prossima settimana iniziano gli incontri tra le famiglie che attualmente occupano l’edificio dell’ex Caserma Sant’Eufemia e gli operatori dei Servizi sociali del Comune di Modena per poter fare un censimento dei loro bisogni specifici. Un incontro che seguirà a quello dei giorni scorsi, dove al tavolo si sono presentati solo i rappresentanti del colletivo autonomo.

L’obiettivo, come l’Amministrazione comunale ha a più riprese ribadito, è capire chi sono queste persone, residenza e da dove vengono, quali necessità esprimono e in quali modi, differenti a seconda delle situazioni, il Comune può intervenire attraverso i Servizi sociali, in un quadro di regole condivise che già consentono di sostenere e aiutare tanti nuclei in difficoltà presenti sul territorio. Gli incontri, che potranno avvenire anche con piccoli gruppi, non avranno alcun carattere di confronto politico su temi generali né particolari e si svolgeranno esclusivamente con gli operatori dei servizi sociali.

Questi incontri rappresentano nell'ottica del Comune la premessa per andare verso la rapida liberazione dell’edificio e il completo ripristino della legalità, condizione indispensabile per evitare ripercussioni civili e penali che potrebbero per più motivi mettere a rischio il futuro di queste persone e il loro inserimento nel tessuto sociale, come la possibilità di trovare un lavoro o, per gli stranieri, di completare i percorsi di permanenza in Italia.

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