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Cantiere delle ex Fonderie a rilento, FdI: "Il Comune dia risposte"

"La città attende da decenni l’attuazione di un progetto di riqualificazione della zona ed è evidente che eventuali rallentamenti dei lavori rappresentano un segnale non incoraggiante e decisamente preoccupante"

"Recupero ex Fonderie: lavori a rilento. Un progetto che si trascina da decenni e ancora non chiaro"

"L'amministrazione comunale deve spiegare le ragioni del rallentamento dei lavori di restauro della palazzina degli uffici del comparto ex Fonderie Riunite e quali sono i tempi previsti per ultimare l’intervento". A porre il tema con una interrogazione ad hoc sono i consiglieri Pdf-Fratelli d'Italia di Modena, Elisa Rossini e Antonio Baldini.

"Era il lontanissimo 2001 quando l'area delle Fonderie venne destinata a diventare sede del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda USL, operazione poi abbandonata, tanto che nel 2006 venne avviato un percorso di riqualificazione partecipata che diede vita al famoso progetto Dast. Arriviamo poi al 2018 col Comune che partecipa al bando per la rigenerazione urbana della Regione Emilia Romagna presentando una strategia per il recupero dell’intero comparto in quattro stralci. Il primo stralcio relativo al recupero della palazzina ex uffici (cosiddetto “rettangolo del Novecento”), il secondo e il terzo che riguardano l’area dell’edificio industriale dedicato a funzioni legate alle tecnologie applicate all’automotive e un ultimo stralcio per la realizzazione di nuovi edifici per attività complementari", ricostruiscono i due consiglieri.

"I lavori per il restauro della palazzina degli uffici destinata a diventare la sede dell’Istituto Storico della Resistenza (lavori da 3.7 milioni, gli unici a nostro avviso concreti) sono stati avviati nel 2020, ma da sopralluoghi effettuati pare che i lavori abbiano subito un rallentamento. La città attende da decenni l’attuazione di un progetto di riqualificazione della zona ed è evidente che eventuali rallentamenti dei lavori rappresentano un segnale non incoraggiante e decisamente preoccupante, sia in considerazione delle ingenti risorse economiche impegnate per la realizzazione del progetto, sia per il rischio di vedere allontanarsi il momento in cui la città potrà vedere finalmente sanata la situazione di degrado in cui versa la zona. Senza calcolare i riflessi negativi su un progetto dai contorni nel complesso non ancora ben definiti, come abbiamo più volte evidenziato".

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