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Infiltrazioni mafiose a Finale, il sindaco Ferioli sbotta: “Basta falsità”

Fernando Ferioli replica alle tante accuse che vengono mosse alla sua Amministrazione, in particolare al ruolo di Bianchini Costruzioni nella ricostrizione post sisma. “Non siamo disposti ad essere il capro espiatorio per nessuno”

“Basta. È davvero ora di finirla con le falsità che vengono riversate addosso a me, ai componenti della giunta e al lavoro dell'amministrazione che ho l'onore di guidare. Falsità che stanno infangando il buon nome del nostro Comune. Falsità di cui qualcuno, o meglio più di uno, presto sarà chiamato a rispondere nelle sedi opportune”. Non le manda più a dire Fernando Ferioli, sindaco Pd di Finale Emilia, da tempo sostto un fuoco incrociato a seguito delle inchieste per infiltrazioni mafiose nella ricostruzione post sisma.

Al centro della nuova polemica la ditta “scomoda” Bianchini Costruzioni, che, insieme alle altre aziende della stessa famiglia imprenditrice, hanno operato in maniera non chiara, sia per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti pericolosi, sia per i rapporti con la 'ndrangheta cutrese oggetto dell'inchiesta Aemilia. “Sono costretto ancora una volta a ribadire che la ditta Bianchini ha lavorato nel periodo post terremoto per circa l'8% del totale degli appalti assegnati e che una volta esclusa dalla white list non ha più lavorato per il Comune – precisa Ferioli - Che già dal 2011, appena insediata, la mia amministrazione ha iniziato a saldare le fatture dei fornitori che risultavano non pagate e si è impegnata a sanare svariati buchi di bilancio. Che, nonostante questo e nonostante un terremoto devastante il debito del Comune che al nostro insediamento era di 35 milioni di euro oggi è sceso a 23 milioni di euro. Che abbiamo fatto errori dal punto di vista degli atti amministrativi nei momenti più complicati della fase iniziale della ricostruzione, ma abbiamo anche provveduto a porvi rimedio quando ne abbiamo avuto conoscenza”. 

Prosegue Ferioli: “Tutto questo significa che siamo infiltrati dalla mafia o da altro genere di malavita organizzata? Ma per favore... Non siamo disposti ad essere il capro espiatorio per nessuno. E lo di mostreremo con atti e fatti. Detto questo, è in corso un processo che dovrà arrivare ad accertare le responsabilità degli imputati. Tra questi non vi è nessun componente della giunta e del consiglio comunale. C'è invece un funzionario del nostro Comune che, se ritenuto colpevole dagli organi giudiziari, ne pagherà le conseguenze. Anche nei confronti della nostra amministrazione che a quel processo si è costituita parte civile – conclude il sindaco - Ma sono i giudici a decidere della colpevolezza o meno di qualcuno. Qui invece sembra di essere in un mondo dove a stabilire le colpe siano i titoli dei giornali”.

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