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Cultura: Festival Filosofia, presentata ufficialmente l'edizione 2012

Presentato il programma del Festivalfilosofia 2012, tema di quest'edizione sono "Le cose": oltre 200 iniziative, 50 lezioni magistrali, laboratori, spettacoli, e un'intera sezione dedicata ai più piccoli

Il festivalfilosofia nonostante. Nonostante il terremoto, nonostante le location distrutte, nonostante la paura e nonostante le macerie. Il festivalfilosofia si terrà, rassicurante come ogni anno, dal 14 al 16 settembre nei comuni di Modena, Carpi e Sassuolo. Si terrà come ogni anno e sarà il primo, grande evento del ‘dopo’ sisma. Le Cose sono il tema di questa dodicesima edizione del festival, un tema incredibilmente vago e assolutamente specifico, che verrà indagato in oltre 200 appuntamenti completamente gratuiti, tra cui più di 50 lezioni magistrali e tantissimi laboratori, spettacoli, concerti, e un programma di intrattenimento interamente dedicato ai più piccoli.

LEZIONI MAGISTRALI - La vaghezza, soltanto apparente, delle cose, sarà specificata e approfondita nelle oltre 50 lezioni dei più importanti filosofi e pensatori contemporanei, che si concentreranno su 5 macrotemi.

Il primo, più teorico, sarà La cosa del pensiero, un’indagine sulla teoria degli oggetti che vedrà protagonisti, tra gli altri, Remo Bodei, Alessandro Bergonzoni, John Searle, il più celebre filosofo contemporaneo, Emanuele Severino e Massimo Cacciari, Andrei Linde e Antonio Masiero, fisici di grande levatura internazionale, che si occuperanno della cosa prima, la nascita dell’universo, approfondendo il famoso ‘Bosone di Higgs’, la particella originaria che ha permesso la creazione dell’universo.

Si passerà poi alla Produzione delle cose, intese come oggetti legati alla produzione e al lavoro umano: interverranno su questo tema filosofi e anche designer, tra cui Andrea Branzi e Giorgetto Giugiaro, testimonianza vivente della creatività legata all’industria. Aspetto centrale della produzione è il Consumo, cui Zygmunt Baumann dedicherà il proprio intervento. Si parlerà anche del consumo dei beni comuni come aria e acqua, lezione di Stefano Rodotà, e alla fruizione del patrimonio culturale comune. Umberto Galimberti, Salvatore Natoli, Marc Augè, membro del comitato scientifico del festival, si occuperanno di Idoli e Feticci come il denaro, nuovo dio oggetto, o la potenza degli oggetti culto, d’arte, hi-tech, i nuovi status symbol che definiscono la nostra identità. Ultimo grande argomento del festival sarà la Passione delle cose, su cui interverranno il teorico internazionale della decrescita, Serge Latouche, e Krzystof Pomian, per la prima volta a Modena, che ricostruirà la logica delle collezioni.

A contorno e supporto delle lezioni ex cathedra una miriade di iniziative collaterali, come le mostre fotografiche di Edward Weston e Lucio Riva, il cinema musicato di Danilo Rea, che sonorizzerà dal vivo due pellicole degli anni Venti, la realizzazione dal vivo di un video d’arte, opera del duo Masbedo, che assemblerà il video davanti agli occhi degli spettatori nel lungo corridoio della Manifattura Tabacchi, finalmente aperta al pubblico dopo anni di chiusura per lavori di riqualificazione

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