Esternalizzazioni e medici a gettone, l'EmIia-Romagna dice basta entro l'anno
L'Assessore Donini ha fa fatto il punto si temi caldi della sanità regionale. Arriverà anche una riforma dei Pronto Soccorso
In Emilia-Romagna "non c'è alcuna volontà di ridimensionare i posti letto negli ospedali". Lo assicura l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, rispondendo oggi in Assemblea legislativa all'ennesima domanda sul buco di bilancio del sistema sanitario emiliano-romagnolo, presentata questa volta dal consigliere di Rete civica, Marco Mastacchi. In particolare, Mastacchi chiede di non depotenziare gli ospedali del ferrarese, a servizio di un territorio già svantaggiato. "Rispetto al DM 70- sottolinea Donini- siamo lì dove ci colloca il decreto e non abbiamo posti letto da tagliare".
Donini ribadisce poi i benefici che arriveranno dagli investimenti finanziati dal Pnrr, e rimarca: "La situazione finanziaria dell'Emilia-Romagna si colloca all'interno del quadro nazionale. Il fondo sanitario non è sufficiente, adeguato e capiente. E le Regioni aspettano ancora dai Governi, quelli precedenti e quelli attuali, il rimborso delle spese Covid ed energetiche".
Quanto alla situazione critica dei Pronto soccorso, l'assessore conferma che "una riforma dell'emergenza-urgenza è da fare. Insieme alle altre Regioni abbiamo deciso di costruire insieme delle linee guida", con l'obiettivo di "alleggerire il carico dei Pronto soccorso, migliorare le performance in termini di tempo e dare risposta ai tanti codici bianchi e verdi, che rappresentano il 70% del totale degli accessi in Pronto soccorso", afferma Donini.
L'assessore, rispondendo oggi in Assemblea legislativa a un'interrogazione del consigliere regionale di Emilia-Romagna Coraggiosa, Federico Amico, ha poi annunciato che l'Emilia-Romagna metterà fine all'utilizzo dei medici a gettone per le emergenze entro quest'anno. Nel recente decreto Bollette, sottolinea Donini, il ministro della Salute Orazio Schillaci "è intervenuto in modo positivo per disincentivare l'utilizzo dei medici a gettone", inserendo ad esempio limiti alle esternalizzazioni nel corso dell'anno e al reclutamento di professionisti usciti dal servizio sanitario.
"Noi abbiamo sempre pensato che l'esternalizzazione sia una stortura del sistema- afferma Donini- in Emilia-Romagna ne abbiamo fatto un uso modico, ma è comunque nostra intenzione smettere con questa pratica entro il 2023". Ad oggi sono 21 i medici a gettone ancora impiegati in Emilia-Romagna, attraverso le cooperative, di cui 12 in provincia di Reggio Emilia e 9 a Modena. (DIRE)