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Fiorano. Appello del Sindaco in materia di assunzioni di personale comunale: le prime risposte

Alcuni parlamentari hanno prontamente risposto all’appello del Sindaco di Fiorano Modenese per eliminare ‘storture’ in materia di assunzioni di personale comunale

Alcuni parlamentari hanno prontamente risposto alla lettera inviata solo alcuni giorni fa dal sindaco di Fiorano Modenese, Francesco Tosi, per evidenziare “storture e contraddizioni evidenti in materia di assunzioni del personale comunale” e chiedere loro di farsi promotori di interventi volti ad eliminarle.

“Con piacere – dichiara il Sindaco - ho ricevuto con grande tempestività l’interessamento e l’impegno a portare avanti, nelle sedi opportune, la proposta di emendamento alla attuale normativa sulle assunzioni del personale comunale, secondo quanto ho segnalato ai parlamentari.

Ho ricevuto infatti un riscontro dell’onorevole Andrea Rossi il quale mi ringrazia della segnalazione, che dice di condividere pienamente, e assicura di interessare i suoi colleghi in commissione e inviare la comunicazione anche al ministro Brunetta.

Il senatore Gabriele Lanzi, poi, con identica tempestività, mi ha fatto contattare da un professionista del suo staff, il quale aveva già approfondito la materia e stava lavorando alla bozza di emendamento da proporre in sede opportuna, forse già a maggio. Ringrazio vivamente per questa collaborazione. Lavorare per migliorare le leggi e favorire il funzionamento dei Comuni, significa lavorare per la democrazia e per il bene comune. Attendo gli esiti di queste iniziative, che auspico efficaci.

Resto in attesa anche di un riscontro da parte degli altri parlamentari interpellati."

La lettera, inviata dal sindaco Francesco Tosi, segnalava l’impossibilità per i Comuni di sostituire dirigenti in aspettativa con ‘supplenti’, ossia dirigenti a tempo determinato, per il periodo corrispondente a quello di aspettativa del titolare. E presentava il caso concreto del Comune di Fiorano Modenese: “tre dirigenti, di cui due a tempo indeterminato e uno a tempo determinato. Il dirigente dell’area finanziaria a T.I. viene assunto con incarico di tre anni presso una Unione di Comuni e pertanto ha diritto all’aspettativa per tre anni. Conseguenza: il Comune non può assumere un suo “supplente” per il periodo corrispondente alla aspettativa, in quanto ha già un dirigente a tempo determinato (quello dell’area tecnica) e stante la regola del 30% il Comune ha esaurito la possibilità di ricorrere ulteriormente al T.D.”

Il Sindaco poi evidenzia che non si tratta di “un problema di bilancio, in quanto il dirigente in aspettativa non percepisce lo stipendio dal Comune di provenienza, il quale Comune dunque si trova nella disponibilità finanziaria di pagare il sostituto (che però non può assumere).” E, conclude, dicendosi preoccupato per “la condizione in cui si trovano oggi i Comuni, per di più in un periodo in cui il Recovery Plan richiederà un supplemento di lavoro per gli investimenti (ma senza personale cosa si potrà fare?)”.

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