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Abusi e disagio, si rinsalda la rete a sostegno dei minori a rischio

In Provincia è stato firmato un protocollo tra enti, che individua precisi impegni e un coordinamento per la gestione dei casi che emergono sul territorio. Particolare attenzione anche al fenomeno del cyberbullismo

Coordinare i diversi enti coinvolti nella prevenzione, nella gestione,  nell'approccio e nel contrasto delle situazioni di disagio, sospetto abuso e maltrattamento di minori, definendo compiti e responsabilità, oltre a  garantire un'adeguata formazione degli operatori anche sulle nuove frontiere dell'abuso dal "cyberbullismo" ai pericoli  della rete. E' questo l'obiettivo del protocollo siglato mercoledì 25 maggio nella sede della Provincia di Modena.  Il documento è promosso dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena e coinvolge diversi enti e istituzioni: Prefettura, Comuni, Unioni di Comuni, Ausl e Policlinico di Modena, la rete delle istituzioni scolastiche (Rismo), l'Associazione delle scuole superiori di secondo grado (Asamo).

Sulla base anche del quadro normativo di riferimento, riportato nell'accordo, il documento individua innanzitutto le diverse competenze a partire da servizi sociali, le strutture sanitarie, ma anche le Forze dell'ordine, la scuola fino alla magistratura. 

Poi sono stabilite le diverse procedure operative per affrontare le  situazioni partendo dalle linee guida, sulle quali sono previsti appositi progetti di formazione, per la gestione dell'emergenza, dalla segnalazione, alla presa in carico fino ai trattamenti sanitari. 
Nel documento si definisce anche quando ci si trova di fronte a una emergenza e i soggetti che la rilevano: dai cittadini,  ai minori stessi, i familiari, fino alle Forze dell'ordine, Telefono Azzurro, il nuovo servizio 114 Emergenza infanzia o i Servizi sociali.

«L'aspetto più importante - sottolinea Giuliana Urbelli, assessore alla Sanità del Comune di Modena - è che con questo accordo ogni soggetto coinvolto dispone di uno strumento prezioso che indica le diverse modalità e competenze per rendere ancora più efficaci e tempestivi gli interventi», mentre il direttore generale dell’Ausl di Modena Massimo Annicchiarico sottolinea che «i bambini e gli adolescenti rappresentano il capitale più importante per una società che intende progredire, evolvere e trasformarsi.  Le Istituzioni hanno pertanto il dovere di proteggere i minori e il loro sviluppo, garantendone la salute fisica e mentale. Il protocollo in questo senso sostiene la coesione della rete dei servizi di tutela dei minori ed è anche un innovativo strumento di orientamento e guida per tutti gli operatori sanitari, sociali e della scuola che nei loro diversi contesti potrebbero incorrere in ipotesi di abuso e maltrattamento».

Una parte del Protocollo sulla tutela dei minori è dedicata alla individuazione delle diverse forme di abuso: dal maltrattamento fisico e psicologico, agli abusi sessuali anche on line, fino al cyberbullismo. In particolare, sull'abuso attraverso la rete Internet, si legge nel documento, emerge che sono maggiormente a rischio "di vittimizzazione sessuale" i ragazzi di età compresa tra i 13 e 17 anni; l'abuso può partire da diverse situazioni come l'adescamento tramite la rete in attività di cybersex, a scopo di incontri sessuali o per la produzione di materiale pedopornografico. 

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