Presidio Forza Nuova, Guernica: "Basta divisioni, tutti in piazza a manifestare"
Il centro sociale: "Sabato 11 saremo in piazza per rimarcare il nostro essere antifascisti militanti: è giunto il tempo che tutte le realtà antifasciste mettano da parte le bandiere e i settarismi"
Ancora una volta a Modena che storicamente si oppose all'oppressione nazi fascista e pagò per questo un alto tributo di vittime, la Questura concede spazio a una formazione neofascista infangando memoria e storia della nostra terra. Una formazione,quella di Forza Nuova, che non solo si rifà, nelle teorie e nella pratiche al fascismo ma che propaganda l'omofobia,il razzismo e il negazionismo.
GOVERNO - Da ciò si evince come nella nostra città comandino Questura e Prefetto, mentre questa Giunta non ha più nemmeno la forza di impedire questo scempio. Siamo al paradosso per cui pochi nostalgici possono
propagandare ideologie razziste e fasciste mentre vengono criminalizzati progetti sociali e culturali che coinvolgono centinaia di cittadini. Come Spazio Guernica l'11 saremo in piazza per rimarcare il nostro essere antifascisti militanti. Non ci fanno paura pochi nostalgici ed il nostro essere antifascisti significa lottare tutti i giorni contro una mentalità che riscontriamo quotidianamente anche nelle leggi e nelle ordinanze che vengono emesse in questo paese e in questa città: telecamere, cie, ordinanze legalitarie a securitarie.
INDAGINI - Tutto questo ha reso Modena una città impaurita e morta. Noi crediamo che con il loro spirito antifascista i modenesi contrasteranno tutto questo come tante volte hanno fatto in passato. Antifascismo, ma anche antirazzismo e antisessismo, che proprio negli spazi sociali sono punti fermi e legante per tanti giovani.
Siamo concordi con quello che esprime la Cgil e ci affianchiamo a loro nel chiedere di cominciare a indagare su queste formazioni neo fasciste per reato di apologia di fascismo. Perché questo non viene fatto?
Ricordiamo che molte persone sono morte combattendo questa odiosa dittatura, e che proprio coloro che adesso reclamano la libertà di espressione l'hanno negata per oltre un ventennio. Forse questo Giovanardi lo ha dimenticato o non lo ha mai studiato. E' giunto il tempo che tutte le realtà antifasciste mettano da parte le bandiere e i settarismi per fare un fronte unico d'innanzi a questi indecenti rigurgiti.