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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Carpi

Profughi ospitati dall'assessore di Carpi, Forza Nuova protesta sotto l'appartamento

Ieri un breve presidio a Fossoli di Carpi, dove il movimento di estrema destra è tornato in strada per chiedere di fermare i programmi di "accoglienza business". Reazioni a sinistra

Nel tardo pomeriggio di ieri una decina di militanti di Forza Nuova si è radunata con bandiere e striscione a Fossoli di Carpi, sotto il palazzo di proprietà dell'assessore Cesare Galantini in cui vivono sei richiedenti asilo. La vicenda è stata al centro di un acceso dibattito politico a Carpi, dopo che il M5S ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore - con delghe al Bilancio e alla Sicurezza - ritendendo illegittimo che il politico abbia offerto una delle proprie abitazioni alla cooperativa Caleidos nell'abito del programma di accoglienza dei giovani stranieri sbarcati sulle nsotre coste.

La protesta di Forza Nuova, sotto l'ormai consueto slogan "Stop accoglienza business!", era stata preannunciata alle autorità: si è svolta in maniera ordinata ed ha avuto breve durata. Obbiettivo era ribadire la contrarietà del movimento di estrema destra nei confronti dei programmi di accoglienza.

Il presidio non ha mancato di attirare su di sè le attenzioni e le reazioni della sinistra, primo fra tutti Giovanni Paglia, esponente di Liberi e Uguali e deputato di Sinistra Italiana: "Voglio esprimere la mia massima solidarietà all’Assessore Galantini, vittima di una vera e propria aggressione da parte di Forza Nuova. So che non si farà certo intimidire da sceneggiate neo-fasciste, ma questo non toglie che a Carpi sia stato evidentemente passato un limite invalicabile - ha aggiunto l'onorevole - Non è infatti accettabile che si arrivi a manifestare nei pressi della residenza di una persona".

Il segretario comunale del Pd di Carpi e capogruppo Pd in Consiglio comunale a Carpi Marco Reggiani è intervenuto sul caso esprimendo solidarietà all'amministratore, sottolineando: "Il montare della protesta di questi giorni è il frutto avvelenato della scelta del Movimento 5 stelle che ha promosso, in Consiglio comunale, una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Agitare le paure, anziché provare a governare i fenomeni, è indice di immaturità politica”.

Dello stesso avviso anche la Cgil che ha espresso "sdegno e condanna per l’intimidazione fascista subita dall’assessore". Il sindacato ha dichiarato: "Si tratta di una modalità aggressiva, intollerabile, che mira a intimidire lo stesso assessore, i volontari e gli ospiti" e ha nuovamente chiesto al Prefetto di Modena di intervenire affinché "siano evitate in questo territorio manifestazioni fasciste e razziste". 

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