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Nidi, “Fratelli d’Italia–Il Popolo della Famiglia: "Giunta doveva cogliere l’occasione per un cambiamento di marcia”

"Necessaria una visione d'insieme. Temiamo che la scelta sia unicamente finalizzata ad un risparmio di spesa con una riduzione sui costi del personale"

Anche Fratelli d’Italia e il gruppo consiliare Fratelli d’Italia-Il Popolo della Famiglia intervengono nel dibattito sull'esternalizzazione di due nidi modenesi e dell'avvio del progetto "Modena Zerosei", sottolineando: "Per noil’obiettivo è quello di sopperire al maggior numero di richieste possibili mantenendo un elevato standard qualitativo, poco importa che il nido sia comunale o meno. Se finalmente la Giunta ha deciso di premiare la qualità servizio ad un costo complessivamente minore per la collettività, noi non possiamo che essere contenti di questa inversione di rotta anche se il nostro timore è che, tale decisione, nonostante le belle parole e i proclami, sia unicamente finalizzata ad un risparmio di spesa, ed in particolare ad operare una riduzione sui costi del personale, con conseguente inevitabile impoverimento dell’offerta educativa per i genitori modenesi"

Nella nota a firma di Michele Barcaiuolo (Consigliere Regionale del gruppo Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni), Ferdinando Pulitanò (Presidente Provinciale di Fratelli d’Italia Modena) ed Elisa Rossini /Capogruppo di “Fratelli d’Italia – Il Popolo della Famiglia” in Consiglio Comunale a Modena), i tre esponenti spiegano: "E’ necessaria una visione d’insieme, che coinvolga Regione e Governo perché si adottino al più presto misure a sostegno delle scuole partitarie che sono una parte importantissima della scuola pubblica. L’offerta formativa va arricchita delle varie possibilità di scelta, infatti, solo la presenza di diverse autonome realtà educative tra le quali i genitori possano liberamente scegliere, consentirà di rendere l’emergenza Covid l’occasione per un cambiamento di marcia e per una piena applicazione dei principi costituzionali, garantendo il diritto dei genitori di educare i figli e il dovere dello Stato di rimuovere gli ostacoli che oggi ancora impediscono di fatto la libertà di insegnamento e di apprendimento".

"La strada da percorrere è, a nostro giudizio, quella dell’adozione del costo standard di sostenibilità inteso come la quota che lo Stato investe in favore di ogni allievo per la sua formazione. Tale misura prevede che spetti poi all’allievo (o al genitore) attribuirlo alla scuola prescelta, la quale, a sua volta, accede al finanziamento pubblico, ricevendo tante “quote capitarie” quanti sono gli allievi frequentanti, senza più rette aggiuntive per le famiglie".

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