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Elezioni 2018 | Fratelli d'Italia. Barcaiuolo: "Al centro questione sovranità nazionale"

Intervista al rapprensentante el partito di Giorgia Meloni, ala "destra" della coalizione. Al centro della campagna un piano per la natalità e il sostegno alla famiglia, senza dimenticare sicurezza e immigrazione

Il tema del lavoro è oggi centrale. Nel centrodestra si parla di flat tax, ma davvero è credibile una tassa unica così bassa?

Come obbiettivo si. Chiaro non si potrà realizzare immediatamente. La proposta che caratterizza Fratelli d'Italia per l'immediato è la flat tax su redditi incrementali, cioè il 15% forfettario su tutto quello che si è guadagnato di piu' rispetto all'anno precedente. Questa norma si può applicare subito, a costo zero per lo stato, incentivando così tutti a lavorare di più visto l'enorme vantaggio fiscale che ciò produrrebbe. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che

l'Italia ha bisogno di meno burocrazia, semplificazione normativa e della macchina amministrativa e dell' ammodernamento della Pubblica Amministrazione per  lottare contro gli sprechi. Proponiamo il Tetto alle tasse in Costituzione (non piu' lo stato  tassa in base alle esigenze, ma in base a quello che si raccoglie lo stato organizza i servizi)  e calendario fiscale: ogni nuova o maggiore tassa deve essere introdotta con un preavviso di almeno due anni. Lo Stato non può essere vessatore con un'oppressione fiscale insostenibile, per questo proponiamo la riforma del contenzioso tributario con cancellazione dell’aberrazione dell’inversione dell’onere della prova. E' necessario l'abolizione reale degli studi di settore e della “scissione dei pagamenti IVA” per PMI e liberi professionisti e l'abolizione del tetto all’uso del contante .La  lotta all’evasione deve partire dalle grandi imprese e delle banche.

 La politica economica deve essere basata sulla difesa del lavoro, dell’industria e dell’agricoltura italiani da concorrenza sleale e direttive UE penalizzanti, per questo serve sostegno alla produzione industriale e agricola riconoscibile come marchio Italia e graduale riconversione della produzione esposta alla concorrenza indiscriminata. Va sostenuto  chi non delocalizza all’estero, le PMI e ’artigianato di qualità come caratteristica della forza produttiva italiana. Inoltre riteniamo doveroso una super deduzione del costo del lavoro per le imprese ad alta intensità di manodopera, l'incentivo alla partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa come miglior antidoto alla delocalizzazione.

Potenziare gli strumenti di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro con il maggior coinvolgimento di enti pubblici e privati. Tutela delle professioni e valorizzazione del lavoro autonomo. Sistema unico di ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori. Questi i punti caratterizzanti che Fratelli d'Italia porterà al governo della Nazione."

Parliamo del tema Europa. Quali prospettive si aprono per l'Italia in Europa dopo il 4 Marzo? 

Dobbiamo assolutamente mettere al centro la difesa della nostra sovranità nazionale per questo proponiamo la  ridiscussione di tutti i trattati UE a partire dal fiscal compact e dall’euro.  Proponiamo l'introduzione della clausola di supremazia in Costituzione per bloccare accordi e direttive nocivi per l’Italia a cominciare dalla Bolkestein e dal Regolamento di Dublino, come peraltro fa la Germania.  Inoltre è necessaria la  difesa dei nostri beni strategici e della nostra capacità produttiva dall’aggressione straniera a partire dalla tutela di ENEL, ENI, FERROVIE DELLO STATO, FINCANTIERI, GENERALI, LEONARDO, POSTE, così come delle reti e delle infrastrutture logistiche, tecnologiche e trasportistiche.  Serve inoltre che l'Italia alzi la testa in Europa, oltre che per il tema dell'immigrazione di cui abbiamo già parlato, anche per la tutela dei nostri prodotti tipici, che sono quotidianamente aggrediti sui mercati esteri da prodotti scandenti appartenenti ai cosidetti "italian sounding" cioè quei prodotti che "suonano italiano" ma che italiani non sono come il "parmesan" tanto per citare uno dei casi piu' famosi. E' impensabile che all'estero siano convinti di acquistare prodotti italiani invece comprano copie di bassissima qualità che danneggiano per milioni e milioni di euro la nostra industria.

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