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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

I grillini difendono i giornalisti colpiti dalle querele "democratiche"

Il Movimento 5 Stelle esprime vicinanza a Gabriele Veronesi, querelato dal Sindaco Pighi, e a Stefano Santachiara, quest'ultimo colpito da una richiesta di risarcimento danni per un milione di euro da parte di una cooperativa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

I cittadini del Movimento 5 Stelle esprimono la più totale e sentita vicinanza a Gabriele Veronesi e Stefano Santachiara, le due più famose "vittime" in ordine di tempo, del potere politico ed imprenditoriale di questa Provincia, la quale ormai da diversi anni, di "sinistra" non possiede più nulla. Altro che populismo, l'assioma PD = PD-L si rinsalda sempre più ogni giorno che passa.

Nel primo caso, da giorni tiene banco sulla stampa la querela intentata dal Sindaco/avvocato Pighi nei confronti dello scrittore e autore del documentario "Modena al Cubo", riconosciuto anche al di fuori dei confini provinciali come un esemplare, attento, profondo e scrupoloso lavoro di analisi di tutti i più scottanti temi urbanistici che hanno attraversato, e continuano ad attraversare la nostra città. Un racconto che ha il pregio di vivisezionare le politiche urbanistiche di una media città italiana, e che potrebbe essere bene o male trasportato e applicato in ogni realtà del Paese, dal piccolo Comune alla grande città.

Nel secondo caso, invece, abbiamo la citazione in sede civile, con la vergognosa richiesta di risarcimento per un milione di euro (caso piuttosto unico in Emilia che riguardi un singolo giornalista), avviata ai danni del collaboratore della redazione di Report (anch'essa querelata) e del Fatto Quotidiano, da una grande e potente cooperativa di progettazione edile, convinta di essere stata pregiudicata nel proprio onore dal giornalista, al momento disoccupato (e quindi, ad oggi, senza protezione legale da parte di alcun editore).

Per noi, querelare due talentuose e risolute voci fuori dal coro, una per aver erroneamente scambiato i nomi di due cooperative, l'altra per aver mostrato alcune visure in televisione, non può altro che voler dire: intimidazione. Di certo legittima, ma altrettanto farsesca e ingiustificabile, che segnerà inevitabilmente la credibilità morale e politica (nel caso di Pighi) dei soggetti querelanti. Ne approfittiamo per suggerire al Sindaco di evitare il ricorso ad onerosi studi legali per difendersi, quando ha già a disposizione la difesa incondizionata del fedele Paolo Trande. Riteniamo le sue dichiarazioni apparse su facebook (es."Basta con la politica extraterritoriale in cui il primo pirla si sveglia la mattina e dice cose infamanti e terribili") quanto di più rozzo, superficiale e irrispettoso si sarebbe potuto dire su questa triste faccenda e sulla persona di Gabriele Veronesi.

Non ci stiamo. È stata oltrepassata una linea rossa. Qui forse non conta più la sete di giustizia, ma il desiderio di punire, di far "abbassare la cresta", di intimorire.Continueremo a farci sentire, a puntare i nostri piccoli ma innumerevoli fari, attraverso la rete, sul merito delle questioni sollevate da Gabriele e Stefano, e chiediamo fin da ora ai querelanti di fare un passo indietro e ritirare le proprie denunce. Soprattutto però, chiediamo ai media e ai cittadini di rilanciare, attraverso tutto questo clamore mediatico, la diffusione di "Modena al cubo", dell'opera e del lavoro di Santachiara e la discussione nel merito delle questioni da essi sollevate. Riportiamo al centro dell'attenzione gli scottanti temi che danno cosi tanto fastidio al potere costituito. È il giusto tributo che dobbiamo al giovane film-maker e a questo coraggioso giornalista.

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