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Acqua Pubblica, ingiunzioni di pagamento Hera per gli utenti "obbedienti"

I cittadini che hanno aderito alla provocatoria proposta del Comitato Acqua Pubblica hanno deciso di non pagare parte della bolletta dell’acqua, come stabilito dal recente referendum, ma hanno ricevuto lettere minacciose da Hera

La disobbedienza civile può diventare rigorosa obbedienza civile? Della serie, è un mio diritto e io lo esercito a 360°? Questa pare sia stata la riflessione che ha spinto un gruppo di cittadini ad aderire alla proposta del Comitato Acqua Pubblica, che in ottemperanza a quanto stabilito dal referendum dell’anno passato proprio su questo tema, si sono rifiutati di pagare parte della bolletta dell’acqua, specificamente la voce che fa riferimento alla “Remunerazione del capitale investito”, un valore che soltanto a Modena ha fruttato ad Hera un guadagno supplementare di oltre 10 milioni di euro. Tale voce non dovrebbe più esistere dopo che il popolo italiano ha votato decretando che l’acqua non è un bene su cui si può speculare, e non può essere oggetto di business.

In sostanza, i cittadini aderenti a questa protesta, che vorrebbe essere un’affermazione dei propri diritti più che un’iniziativa strettamente speculativa, si sono autoridotti la bolletta dell’acqua per il valore corrispondente alla dicitura “Remunerazione del capitale investito”, ma hanno ricevuto in risposta dure lettere intimidatorie da Hera, in sostanza delle ingiunzioni di pagamento, esigenti il pagamento della cifra mancante.

Per questa ragione i consiglieri del Pd Paolo Trande, Giulia Morini ed Elisa Sala hanno presentato in proposito un’interrogazione al presidente del Consiglio Liotti e al sindaco Pighi, per chiarire alcune questioni, anche alla luce del fatto che il Comune di Modena è uno dei maggiori azionisti di Hera: nello specifico i consiglieri hanno diffuso una nota in cui viene chiesto “al sindaco di sapere se corrisponde al vero la notizia della lettera di intimidazione al pagamento, se la lettera contiene effettivamente ‘toni minacciosi’ e come pensa Hera di affrontare la questione che, evidentemente, non è solo di natura economica”.

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