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I costruttori verso il contenzioso con il Comune sul consumo di suolo: "É paralisi"

Ance, azzociazioni di categorie e cooperative scrivono ai gruppi consigliari in vista del voto sull'Avviso Pubblico che blocca i progetti di espansione edilizia: "Un danno al sistema economico"

Danni diffusi, disagi, "contenziosi". Costruttori compatti e di traverso al Comune di Modena, che dopo aver dato via libera alla discussa variante Vaciglio-via Morane – ridotta rispetto alle previsioni – ha dichiarato uno stop alle nuove espansioni residenziali. Oggi pomeriggio in Consiglio comunale approda l'avviso pubblico urbanistico in questione e ai vari gruppi proprio in tarda mattinata, da parte della segreteria di Ance Modena, sono state inviate anche a nome delle altre associazioni di costruttori le prime osservazioni alla bozza di avviso. 

Nell'avviso traspare dunque un taglio "drastico" delle previsioni edificatorie? "Si evidenzia che si potrebbe produrre un diffuso danno alle proprietà colpite (privati e imprese) oltre alla possibilità di ripercussioni negative agli istituti di credito che avranno finanziato gli acquisti dei terreni oggetto di mancato sviluppo". Lo avvisano nella loro nota congiunta, inviata ai gruppi consiliari, le associazioni di riferimento Ance, Aniem, Cna, Lapam, Legacoop e Confcooperative. 

Tutte esprimono "una forte perplessità sulla scelta e sulla tenuta delle proprietà che riterranno lesi i propri diritti". E in questo senso "il livello di contenzioso (l'esperienza lo insegna) potrebbe colpire- proseguono i costruttori- non solo la specifica proprietà ma l'intero procedimento urbanistico, con effetto di blocco del territorio e paralisi sulla città, con ulteriore e incontrollabile danno" al "sistema economico".

Le varie associazioni osservano inoltre che qua e là nell'impianto rilanciato dalla giunta Muzzarelli, che pure in questi anni ha dovuto affrontare tante polemiche piu' o meno ambientaliste sul proprio annuncio di "saldo zero" nel consumo di suolo, la tempistica concessa per la presentazione delle proposte appare "estremamente ristretta, 75 giorni contro i 90 della legge regionale". E questo a maggior ragione "visto il periodo dell'anno in cui si colloca", tra luglio e agosto in primis. 

(DIRE)

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