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Politica Concordia sulla Secchia

Impianto a Biometano, l'Amministrazione di Concordia ribadisce il "no"

Presentate ad Arpae le osservazioni dell’ufficio tecnico in merito alle carenze documentali per il rilascio del permesso di costruire. L'azienda Bio Bimat cerca il dialogo con i cittadini

Il sindaco ci Concordia Luca Prandini ha partecipato il 5 novembre alla serata informativa sul progetto di un impianto per la produzione di biometano nell’area ex Kermar organizzata dal Comitato salute e ambiente. Durante l’assemblea il primo cittadino è intervenuto avendo accolto e condiviso già dalle settimane scorse le "forti preoccupazioni manifestate dai cittadini per i possibili effetti negativi sull’aspetto sanitario, ambientale e viabilistico" ed esprimendo la propria contrarietà al progetto.

"L’impatto sulla salute, l’ambiente, il paesaggio e le conseguenze determinate da un incremento del traffico pesante sono le motivazioni per cui i Comuni di Concordia, San Possidonio e dell’intera Unione dei Comuni dell’Area Nord non condividono la scelta di insediare tale impianto. Per approfondire questi aspetti l’Amministrazione comunale organizzerà altri incontri pubblici invitando esperti e tecnici del settore - ha spiegato Prandini - L’istruttoria per la valutazione del progetto è di competenza di Arpae regionale e si chiede agli altri enti coinvolti nella conferenza dei servizi (Ausl, Vigili del Fuoco, Provincia di Modena, Soprintendenza, Comuni, ecc…) il massimo rigore in merito alle rispettive competenze a esclusiva tutela dei cittadini. Per quanto di propria competenza il Comune di Concordia non ha rilasciato alcun tipo di autorizzazione e l’ufficio tecnico ha già inviato le proprie osservazioni in merito alle carenze documentali che il progetto presenta relativamente al rilascio del permesso di costruire. Inoltre nel prossimo consiglio comunale di Concordia e in quello dell’Unione Area Nord sarà posto in discussione un ordine del giorno presentato dai gruppi di maggioranza che esprime la contrarietà al progetto".

Alla mobilitazione del comitato e della politica locale l'azienda Bio Bimat ha risposto avviando a sua volta un confronto con i cittadini. Da lunedì 5 novembre è attiva una pagina Facebook, con possibilità per i cittadini di porre domande, nella quale saranno illustrate le caratteristiche dell’impianto, le potenzialità del biometano come combustibile rinnovabile, l’importanza dell’economia circolare per l’ambiente e la comunità. Successivamente sarà attivato un sito internet e pubblicato, periodicamente, un report con i dati dell’impatto ambientale.

Bio Bimat ribadisce che i camion che conferiranno il materiale all’impianto, secondo una stima largamente prudenziale," saranno 15 al giorno e la gran parte delle operazioni di scarico avverranno tra le 6 le 8 del mattino. Attualmente, sulla Sp 8, transitano nel giorno feriale medio 11.400 veicoli: 10.700 mezzi leggeri e 700 mezzi pesanti. Tutte le lavorazioni avverranno al chiuso e i locali saranno costantemente mantenuti in depressione per evitare fuoriuscite d’aria. All’interno dell’impianto non c’è combustione: la produzione di biometano, che sarà immesso direttamente in rete, e di ammendante per fertilizzare i campi, avviene tramite processi naturali. Impianti simili, di recente ne sono stati inaugurati due in Emilia-Romagna (Finale Emilia e Sant’Agata Bolognese), hanno un impatto positivo sull’ambiente in termini di risparmio di combustibili fossili e fertilizzanti chimici  e sono neutri dal punto di vista delle emissioni di CO2".

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