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Inceneritore, Sabattini chiede alla Regione di ridurre la potenza

Il presidente della Provincia si schiera ufficialmente contro la terza linea: "Abbiamo chiesto di prevedere nel nuovo Piano regionale la riduzione del limite annuale della capacità del termovalorizzatore di Modena da 240 mila a 180 mila tonnellate"

"Abbiamo chiesto alla Regione di prevedere nel nuovo Piano regionale la riduzione del limite annuale della capacità del termovalorizzatore di Modena da 240 mila a 180 mila tonnellate, in pratica di non prevedere la realizzazione della terza linea". Lo ha annunciato Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena, rispondendo in Consiglio provinciale, mercoledì 15 gennaio, una interpellanza, presentata da Grazia Baracchi (Pd) dedicata allo smaltimento dei rifiuti provenienti da fuori regione nella discarica di Roncobotto di Zocca.

POTENZA - "La Regione - ha aggiunto Sabattini, sempre sul tema del termovalorizzatore - deve tenere conto dei nuovi scenari, dei mutati fabbisogni e del nuovo ambito territoriale che sarà regionale e non più provinciale. Insomma non ci sono più le condizioni che in passato hanno portato a prevedere nell'autorizzazione l'eventuale realizzazione di una terza linea aggiuntiva, tant'è che la potenzialità tecnologica del termovalorizzatore è tuttora di 180 mila tonnellate all'anno".

RONCOBOTTO - In merito alla discarica di Roncobotto di Zocca, Sabattini ha specificato che nell'autunno scorso non sono stati smaltiti rifiuti provenienti dalla discarica laziale di Malagrotta: da fuori regione sarebbero arrivati esclusivamente rifiuti speciali che per legge possono circolare liberamente, a differenza degli urbani per i quali occorre un accordo tra enti locali. Sabattini ha chiarito che a Roncobotto non sono arrivati "rifiuti in uscita da un'altra discarica, tipo Malagrotta, perché non è consentito per legge, mentre sono arrivati rifiuti speciali provenienti da diverse località del nord e da Roma, così come altri rifiuti speciali modenesi sono stati smaltiti fuori regione". Durante il dibattito Lorenzo Biagi (Lega nord) ha affermato che "risulta che rifiuti da Malagrotta siano arrivati anche a Finale Emilia, in questo modo il territorio modenese sta diventando sempre di più la pattumiera della nostra regione. Inoltre è vergognoso che i sindaci non siano stati avvertiti", giudizio ripreso anche da Sergio Pederzini (Idv) che ha sollecitato una maggiore informazione da parte di Hera ai Comuni su temi così delicati per i cittadini. Bruno Rinaldi (Ncd) ha parlato di "legittima preoccupazione anche se occorre evitare di cadere nella cultura del sospetto. La legge prevede la libertà di circolazione dei rifiuti speciali quindi non c'è nulla di illegittimo".

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