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Edifici del Demanio, il Comune chiede la cessione di Palazzo Solmi

Il sindaco di Modena Muzzarelli nell'incontro con il direttore dell'Agenzia Reggi ha avanzato alcune richieste di cessione. Fatto poi il punt punto sulle vecchie richieste e sul Piano caserme

Palazzo Solmi, in via Emilia e quattro alloggi in via Buonacorsa, presso l’ex Caserma Sant'Eufemia, sono solo le richieste di acquisizione più recenti avanzate dal Comune di Modena all'Agenzia del Demanio nell'ambito della normativa del cosiddetto Federalismo dei beni culturali, che si aggiungono a quelle presentate negli scorsi anni con il Federalismo demaniale, con l'obiettivo di realizzare specifici piani di valorizzazione. 

Per via Buonacorsa, area a rischio degrado e con fenomeni ricorrenti di occupazioni abusive – come quella attualmente in corso da parte di alcune famiglie coordinate dai gruppi antagonisti - si pensa a interventi di riqualificazione conservativa per destinarli ad alloggi di edilizia residenziale sociale oppure alla vendita, mentre a Palazzo Solmi verrebbero collocati uffici comunali. Ma per il Comune si potrebbe anche valutare di utilizzare l'edificio come sede della Prefettura, lasciando così tutto il Palazzo di viale Martiri nella disponibilità della Provincia che in questo modo potrebbe razionalizzare ulteriormente l'utilizzo delle proprie sedi.

L'ipotesi l'ha fatta il sindaco e presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli nel corso dell'incontro di lunedì 20 luglio con il direttore dell'Agenzia del Demanio Roberto Reggi dedicato proprio al "Recupero, riuso, valorizzazione e gestione efficiente del patrimonio immobiliare pubblico" che è stata l'occasione per fare il punto sulle opportunità offerte dalle nuove normative, in particolare il decreto Sblocca Italia.

Al centro dell'attenzione nell’incontro anche il cosiddetto Piano caserme, cioè un complesso di iniziative di valorizzazione urbanistica previsto in un protocollo d'intesa definito lo scorso anno dal Comune, dal Comando dell'Accademia militare e da altri enti pubblici, tra i quali anche il Demanio, che riguarda la caserma Pisacane (ex Ottavo campale), la caserma Fabrizi e le Scuderie, il magazzino Foraggi di via Santa Caterina. È stato fatto il punto anche sulla caserma Montecuccoli in corso Vittorio Emanuele, e le ex caserme Garibaldi, in viale delle Rimembranze, e Sant'Eufemia, oggi acquisite dalla Cassa depositi e prestiti, ma per le quali il Comune aveva avanzato la richiesta di trasferimento nel 2011 con l’obiettivo di intervenire per la riqualificazione degli edifici visto che, in particolare la Garibaldi, rischiano il degrado.

Mentre le richieste per palazzo Solmi e via Buonacorsa sono di poche settimane fa, risale alla fine degli anni Novanta l'Accordo di programma che non ha avuto seguito relativo ai 34 mila metri quadri del Poligono di tiro di via Cassiani. Così come è congelata da tempo la situazione della Tennis Modena di viale Monte Kosica con indennità richieste dallo Stato e contestate dall'Associazione che gestisce le strutture sportive: una situazione che si potrebbe superare con l’assegnazione al Comune.

Al centro dell'attenzione anche l’edificio dell'ex Stazione sperimentale agraria di viale Caduti in guerra, una palazzina di fine Ottocento realizzata in un'area di 6 mila metri quadri, che è stata affidata al Demanio, e l’ex casa circondariale di Saliceta San Giuliano, che si estende su un’area di 9.800 metri quadrati, abbandonata dopo il sisma del 2012.

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