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"Più docenti nelle scuole d'infanzia e secondarie"

Odg approvato con voto unanime in consiglio provinciale che chiede di garantire un ulteriore contingente di posti che tenga conto delle specifiche esigenze d’organico degli istituti delle zone terremotate

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Assegnare un maggior numero di docenti alle scuole d’infanzia statali in carenza d’organico e garantire, anche nelle scuole medie e superiori, un ulteriore contingente di posti che tenga conto, come già accaduto lo scorso anno, delle specifiche esigenze d’organico degli istituti delle zone terremotate. Sono queste le richieste contenute nell’ordine del giorno sugli organici di fatto nella scuola d’infanzia e secondaria approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale nella seduta di mercoledì 26 giugno. 

Il documento è stato presentato dalla capogruppo del Pd Grazia Baracchi che ha evidenziato come il numero di docenti assegnato finora in organico di diritto «sia del tutto insufficiente rispetto ai fabbisogni delle scuole di ogni ordine e grado della nostra provincia». Pieno appoggio da parte di Mauro Sighinolfi (Pdl) che ha sostenuto la richiesta. Giorgio Siena (Pd) ha spiegato la situazione delle scuole collocate nei moduli prefabbricati che «hanno aule più piccole, con una capienza massima, imposta dai Vigili del fuoco, di 25 alunni mentre la tendenza generale è di diminuire il numero delle classi, e quindi dei docenti, aumentando quello dei ragazzi fino a 28 o 30. Il nostro problema – ha concluso Siena – è che nelle aule dei moduli non ci stanno. Da qui la necessità di formare più classi e avere di conseguenza più docenti».

Secondo Dante Mazzi (Pdl) la richiesta, «giustissima per le zone colpite dal sisma, va però estesa a tutte le aree disagiate del territorio modenese». Dello stesso parere Sergio Pederzini (Idv) per il quale «l’investimento sulla scuola e sui ragazzi è fondamentale per il nostro futuro» mentre Pier Nicola Tartaglione (Pd) ha affermato che «ci dovrebbe essere la possibilità di prevedere una continuità nell’assegnazione di un numero maggiore di docenti perché le scuole nei moduli non ci resteranno solo per il prossimo anno».

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