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Irregolarità edilizie a Ravarino, Foti: “Conseguenze non ricadano su attuali proprietari”

Nel paese della Bassa alcune imprese sforarono i parametri di costruzione. Il consigliere di FdI-AN: "Autorizzati esuberi nelle concessioni ricompresi in una forbice dal 23 al 44 per cento in più rispetto a quanto consentito dalle norme urbanistiche"

A Ravarino, in provincia di Modena, sono state compiute negli anni “diverse irregolarità nella costruzione di alcuni immobili”, ma questi illeciti “non risultano essere state perseguiti e oggi  vi è il concreto rischio che le conseguenze negative, nel caso in cui le imprese costruttrici di allora non dovessero più essere operative, potrebbero ricadere sugli attuali proprietari degli immobili in questione”. 

A sollevare il caso è Tommaso Foti (Fdi), in una interrogazione alla Giunta in cui sottolinea che “oltre alla Procura della Repubblica di Modena, risulterebbero essere stati informati sia la Regione sia il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per quanto di competenza, atteso che da alcune relazioni tecniche risulterebbero autorizzate percentuali di esubero nelle concessioni - in metri quadrati -  ricomprese in una forbice dal 23 al 44 per cento in più rispetto a quanto consentito dalle norme urbanistiche allora vigenti”. 

Il consigliere chiede quindi all’esecutivo regionale “se per la realizzazione degli immobili siano stati utilizzati finanziamenti regionali” e “quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere nell'abito delle proprie competenze la Giunta per impedire che gli attuali proprietari degli immobili, oltre ad avere pagato quanto preteso per acquisirne la proprietà, debbano fare fronte alle negative conseguenze derivanti dalla asserita violazione delle norme urbanistiche da parte dei costruttori degli stessi”. 

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