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Dossieraggio Carpi, Lega e M5S smentiscono ancora qualsiasi coinvolgimento

Il Carroccio: "Nessuno dei nostri vertici risulta indagato". La candidata mentastellata Medici rigetta le accuse mosse circa la creazione di profili fake sui social

Mentre la magistratura lavora in silenzio e ribadisce che le indagini verranno chiuse a breve, fra i banchi della politica il dibattito sulle due inchieste carpigiane - appalti e presunti dossier diffamatori - continua tenere banco. Oggi intervengono sia Lega che Movimento 5 Stelle per sottolineare la propria estraneità ai fatti che hanno causato un terremoto politico nella Giunta Bellelli.

“Per quanto riguarda la vicenda del presunto dossieraggio anti Bellelli chiariamo che ad oggi nessun vertice provinciale della Lega risulta indagato nè, al momento, convocato come persona informata dei fatti. Ferma restando la piena fiducia nell'azione della magistratura e la nostra totale disponibilità a qualsiasi tipo di chiarimento, riteniamo che il clamore dedicato a questa vicenda un tentativo del PD di sviare l’attenzione dalla gravissima situazione interna che li caratterizza a poche settimane dalle elezioni, ossia una lotta fratricida per il potere a fronte di un evidente calo di consensi. In particolare il gruppo di Carpi, che sta lavorando in vista delle elezioni, e che si è appena formato, risulta completamente estraneo alla vicenda e lontanissimo da qualsiasi ipotetico contatto con l'ex assessore Morelli o con ambienti vicini al Pd e, dunque, da qualsiasi logica o azione che non attenga il più leale e serio confronto elettorale. Anche livello provinciale, in ogni caso, non vi fu alcun abbocco tra l'assessore e il partito e nessun accordo preliminare su possibili voti incrociati a sostegno di quello o quel candidato”. Così Guglielmo Golinelli commissario della Lega sezione di Carpi e Stefano Bargi commissario provinciale della Lega.

Continuano i due esponenti del Carroccio: “Rimandiamo al mittente tutte le accuse arrivate dal Pd: se sono esistite logiche squadriste andrebbero ricercate all’interno del Pd e non fuori, mentre ad oggi l’unico fatto certo, in tutta la vicenda, è l’esposto di Facci relativo ai contenuti del presunto dossier su cui, a questo punto, forse andrebbe fatta un po’ di chiarezza”. Inoltre "non va dimenticata la vicenda ben più grave che riguarda il Pd ossia l’inchiesta aperta dalla magistratura sugli appalti pubblici nella quale risultano coinvolti strettissimi collaboratori del sindaco (da Morelli a Tartari), persone cioè a cui Bellelli ha affidato direttamente incarichi di rilievo e che ha tenuto accanto a se per tutto il mandato”, contunuano Golinelli e Bargi “fatto che peraltro fa nascere non poche preoccupazioni in relazione alla gestione delle politiche cittadine durante la legislatura appena conclusa”.

Anche Monica Medici, candidata sindaco del M5S a Carpi, interviene circa le indiscrezioni riportate dalla stampa: “Ho letto con stupore (sulla Gazzetta di Modena e in modo totalmente gratuito) l’accostamento del MoVimento 5 Stelle, da sempre sinonimo di assoluta trasparenza, alla creazione di falsi profili – sottolinea Medici – che sarebbero stati adottati per rimpallare le notizie. Una pratica a noi sconosciuta e da cui ci discostiamo, tanto più sgradita per il riferimento all'inchiesta appalti. Un tema su cui siamo già intervenuti più volte in nome della legalità e in difesa dei cittadini carpigiani, le vere vittime dell’inchiesta. Tra dossier veri o presunti, rimpalli di responsabilità, assessori esautorati, appoggi di altre forze politiche disconosciuti dagli stessi partiti e Capodanni in fumo, non possiamo non notare che la macchina dell’amministrazione carpigiana è da mesi ferma e a soffrirne sono le carpigiane e i carpigiani”.

La candidata prende dunque la distanza da “accuse prive di fondamento” con l’auspicio si possa fare chiarezza sulla vicenda giudiziaria. “Diffidiamo chiunque dall’accostare il nome del MoVimento 5 Stelle alla creazione di falsi profili – conclude Medici – o ci riserveremo il diritto di adire le vie legali. Ribadiamo che il MoVimento 5 Stelle non ha bisogno di mezzucci deplorevoli quale la creazione di falsi profili per esprimere il pensiero apertamente e senza censure come sempre fatto, sia tra i banchi del Consiglio comunale sia negli incontri con i cittadini. Una volta ritenuto il comportamento dell’amministrazione ‘contra leges’, ci siamo rivolti in Procura, avvisando sempre l’organo collegiale del nostro operato. Attendiamo con fiducia e rispetto gli sviluppi dell’attività investigativa e della magistratura con la profonda convinzione che su Carpi soffierà presto il vento del cambiamento”.

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