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Anniversario Montefiorino, Lega: "Si dimenticano i Carabinieri uccisi dal sindaco"

Lega Nord critica sulle celebrazioni di Teofilo Fontana: "Credo che a distanza di 70 anni, se si vogliono fare delle celebrazioni per la Repubblica Partigiana, bisognerebbe avere il coraggio di mettere in luce tutte le ombre di quel periodo erigendo una lapide anche per questi due carabinieri che null’altro stavano facendo se non il loro dovere."

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Si sono svolte sabato 21 giugno, davanti a meno di cinquanta persone tra rappresentanti delle istituzioni, amministratori, partigiani e cittadini, le celebrazioni in memoria del primo sindaco “democratico” di Montefiorino Teofilo Fontana. Nell’occasione si è riunito un simbolico consiglio comunale congiunto dei comuni facenti parte della cosiddetta “Prima Repubblica Partigiana di Montefiorino”. Il Sindaco di Montefiorino, il Prefetto, il Presidente dell’assemblea legislativa della Regione e il Presidente dell’Istoreco di Reggio hanno tenuto un breve discorso davanti al monumento dei Caduti. Ai consiglieri comunali non è stato consentito intervenire.

L’unico intervento degno di nota e storicamente veritiero nel ricostruire i fatti storici ed ammettere le tensioni tra partigiani e popolazione è stato quello del Presidente Mirco Carattieri. Invece il sindaco di Montefiorino ha straparlato in salsa filopartigiana totalmente agiografica e priva di fondamento storico, il prefetto si è lanciato in accostamenti etimologici di greco antico e il Presidente dell’assemblea legislativa ha fatto il consueto discorso politico dicendo tutto e niente.

Poiché a noi invece interessano i fatti, libro di Gorrieri alla mano, (La Repubblica di Montefiorino ed. Il Mulino), ricordiamo che il primo Sindaco Teofilo Fontana venne nominato e acclamato da parte del commissario comunista Osvaldo Poppi dopo una sfilata delle forze partigiane in armi (e chi avrebbe osato contraddirlo?) e che i primi “atti democratici di partecipazione popolare” non risulta che avvennero in tutti e 8 i comuni della Repubblica e semmai possono essere paragonati più ad un tipo di democrazia diretta di carattere afgano che di tipo anglosassone.

Ma quello che più ci preme sottolineare di questa celebrazione avvenuta a spese dei contribuenti è che il Comune di Montefiorino, celebrando il suo primo sindaco “democratico”, ha anche celebrato l’autore degli assassinii del carabiniere Lino Pifferi e dell’appuntato Pari Lazzaro avvenuti nel dicembre 1943. Per uno di questi fatti il nostro primo sindaco “democratico” fu processato il 26 ottobre 1951 dalla Corte d’Assise di Modena che lo scagionò soltanto perché dette uccisioni furono considerate “atto di guerra”.

Credo che a distanza di 70 anni, se si vogliono fare delle celebrazioni per la Repubblica Partigiana, bisognerebbe avere il coraggio di mettere in luce tutte le ombre di quel periodo erigendo una lapide anche per questi due carabinieri che null’altro stavano facendo se non il loro dovere. Ricordiamoci che l’8 settembre 1943 gli unici a non abbandonare il loro posto furono i Carabinieri. Almeno rendiamo onore al loro impeccabile senso del dovere.

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