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Castelfranco, Lega: "Ambiti territoriali, spending review o solo spending?"

L'affondo della leghista Cristina Girotti Zirotti che chiede il conto agli enti locali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

La Regione Emilia Romagna ha adottato la Legge Regionale n. 21 del 21 dicembre 2012 n. 21 con cui, in estrema sintesi, ha disciplinato il riordino degli "ambiti territoriali ottimali ed omogenei per area geografica per lo svolgimento in forma associata delle funzioni fondamentali da parte dei Comuni". Ricordiamo che, i Comuni di Castelfranco Emilia e San Cesario Sul Panaro, rispettivamente, con delibere di Consiglio Comunale n. 27 del 28 Febbraio 2013 e n. 8 del 12 Marzo 2013, avevano individuato quale ambito territoriale ottimale quello costituito dai soli loro territori peraltro in attesa degli esiti di un "Protocollo d'intesa tra i Comuni di Modena, Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, Nonantola, Ravarino e San Cesario sul Panaro per uno studio di fattibilità finalizzato allo sviluppo di una forma associativa/alla costituzione di una Unione" la cui esecuzione veniva demandata ad ANCI Emilia Romagna ed il cui costo complessivo di €. 30.250,00 (IVA inclusa) veniva finanziato con un contributo dalla stessa Regione Emilia Romagna ai sensi della Delibera di Giunta 354/2003 per €. 15.500,00 ed i restanti 14.750,00 venivano finanziati con fondi propri dai Comuni di Modena per €. 10.534,44, Castelfranco Emilia per €. 1.825,23, San Cesario sul Panaro per €. 350,31, Unione del Sorbara per €. 2.040,01 (come da Determinazione Dirigenziale n. 716 del 01.12.12 del Comune di Castelfranco Emilia a firma del Responsabile del Settore Affari Istituzionali, demografici).

Pur avendo così deliberato e pur in attesa degli esiti del citato studio, la Giunta della Regione Emilia Romagna, il 18 Marzo 2013, assumeva la Delibera n. 286 con cui avviava la costituzione degli ambiti territoriali ottimali sulla base di sue determinazioni. Ebbene, a data odierna, nonostante formalmente richiesto, il Comune di Castelfranco Emilia, con nota 3483 del 12.10.2013 ha riferito di non aver ancora ricevuto alcuno studio di fattibilità. Nonostante questo, sul periodico d'informazione comunale del mese di ottobre 2013 il Sindaco Reggianini dichiara "Nel 2011 siamo stati lungimiranti nel chiedere all'Anci la possibilità di avviare uno studio valutando forme di sinergia a sette. I decreti Monti, la legge regionale 21 dello scorso anno e il seguente decreto legge del 2013 si sono mossi in questa direzione, dimostrando che ci avevamo visto giusto. In questi giorni sarà presentato l'esito dello studio di fattibilità e su quella base potremo avviare la discussione a livello comunale. Un confronto che dovrà però mettere al centro l'obiettivo di tutto il percorso. Valutare forme di unione ha senso, infatti, soprattutto per migliorare i servizi. Gestione del personale, polizia municipale, welfare, servizi per le imprese: sono tanti i temi sui quali iniziare a lavorare insieme potrebbe comportare risparmi e maggior efficienza per tutti. A beneficiarne sarebbero le famiglie e le imprese, che - nonostante i tagli e le difficoltà della finanza pubblica - potrebbero ricevere servizi migliori, anche grazie ai risparmi su cui la macchina comunale potrebbe contare""" E' questo l'ennesimo esempio di come si "sperperi" denaro pubblico: uno studio commissionato per cosa? e per chi? visto che ogni decisione è stata già assunta e visto che nessuno si preoccupa neppure di richiederlo……. tranne noi!!! E poi, come si può pensare che un Giunta che non ha ritenuto di avviare una ristrutturazione interna della sua macchina comunale, come peraltro da noi proposto accorpando taluni settori, possa essere all'altezza di partecipare a riorganizzarne sette??? Forse con la lungimiranza??? Anche noi lo siamo…… il prossimo mese di Maggio i cittadini sceglieranno……

Nel mentre, confidiamo nelle decisioni della Commissione Europea cui ci siamo rivolti il 16.04.2013 per chiedere di avviare la procedura di infrazione nei confronti dello Stato Italiano e delle sue Istituzioni (Regione Emilia Romagna) per aver emanato la Legge 21/2012 in contrasto con i dettami della Costituzione Italiana e dei Trattati Comunitari.

Castél - Castelfranco Emilia (Mòdna-Modena), 04.11.2013

Giorgio Barbieri

Capogruppo Lega Nord PADANIA

Cristina Girotti Zirotti

Coordinatrice Gruppo Lega Nord PADANIA

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