L’emergenza clandestini o rifugiati ha superato tutti i limiti sopportabili. I costi dell’accoglienza delle centinaia di migranti che quotidianamente la nostra Marina, su ordine del Governo, raccoglie in giro per il Mediterraneo, vengono scaricati sui cittadini. Mentre anche i modenesi fanno la fila in banca per pagare Tasi e Imu, non possiamo far finta di non sapere che una percentuale non indifferente di questi soldi servirà per garantire vitto e alloggio a migliaia di stranieri.

Il Governo romano, dopo aver salvato i migranti dalla furia delle onde, li rifila ai Comuni i quali devono trovare i posti letto e provvedere ai pasti. Secondo i dati ufficiali ogni clandestino costa ai cittadini italiani poco meno di 50 Euro al giorno. È giunto il momento di dire chiaro e forte che gli italiani non si possono più permettere questa spesa. Anche perché l’emergenza si è cronicizzata e quello che veniva presentato come un sacrificio temporaneo, dettato da ragioni umanitarie, è diventata un’uscita fissa e crescente nel bilancio nazionale.

A questo punto bisogna che chi predica l’accoglienza e le braccia aperte trasformi le parole in fatti e si faccia carico in prima persona delle conseguenze di una posizione non più solidaristica ma ideologica. Mi riferisco in primo luogo alla Chiesa che con le sue invocazioni astratte, prive di senso della realtà, sta contribuendo a calamitare in Italia tutti i disperati o i furbi del Terzo Mondo.

A Modena c’è un seminario enorme che non ospita quasi più seminaristi. Quanti stranieri potrebbero trovare accoglienza nelle sue stanze? Inoltre ci sono conventi e monasteri con spazi smisurati e inutilizzati. Anziché alloggiare gli stranieri in strutture comunali, o peggio in alberghi, potrebbero essere sistemati in questi edifici che la Curia, in coerenza con quanto predicato da Bergoglio, siamo sicuri presterebbe gratuitamente. In questo modo, in attesa di un Governo capace di fermare gli sbarchi, si abbatterebbero i costi perché da quei quasi 50 Euro al giorno si eliminerebbe la parte preponderante riferita all’alloggio.

Chiediamo ai modenesi di segnalarci gli spazi presenti in città che potrebbero servire a questo scopo. Vogliamo raccogliere un dossier da presentare alla stampa, alle istituzioni e ai cittadini. Così vedremo chi predica in un modo e poi razzola in un altro.

Il segretario cittadino della Lega Nord per l’indipendenza della Padania - Stefano Bellei