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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Inceneritore di Modena, la Lega: “L’impianto chiuda nel 2034 come promesso”

I consiglieri di Lega Modena invitano l’Amministrazione a rispettare lo stop all’inceneritore nel 2034, nonostante il contratto previsto per la gestione rifiuti a carico di Hera si chiuda due anni dopo

“Manterrà la parola data ai modenesi? Ce lo auguriamo e lo esortiamo a farlo, anche perché ne va della qualità dell’aria e della salute dei cittadini, oltre che della sua credibilità”. Si rivolgono al Sindaco Muzzarelli gli esponenti del Gruppo Lega Modena facendo riferimento agli ultimi sviluppi relativi alla gestione dei rifiuti sul nostro territorio. “Adesso che Hera - senza troppe sorprese - è a tutti gli effetti vincitrice del bando di gara, si appresta a firmare un accordo con Atersir - l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifiuti - da 880 milioni di euro per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in 32 comuni della provincia. Fin qui nessun problema, se non fosse che la durata del contratto è di 15 anni: una prospettiva temporale che va ben oltre il 2034, anno designato dal Sindaco per lo spegnimento dell’inceneritore di via Cavazza. Un’incongruenza palese che pone Muzzarelli - e l’Amministrazione più in generale - davanti ad una scelta ormai inevitabile: spegnere l’impianto quando prospettato o attendere la scadenza del contratto della multiutility ritardando la chiusura di due anni”.

“Avevamo chiesto di riservare l’uso dell’inceneritore esclusivamente ai rifiuti modenesi, rinunciando ad importarli da altri territori, da fuori provincia e fuori regione” ha ricordato il Capogruppo Lega Modena Alberto Bosi in merito ad una mozione non supportata dalla maggioranza “il tutto naturalmente per cercare di migliorare la qualità dell’aria in città, che peraltro ancora oggi risulta tra le più inquinate d’Italia. Eppure la mozione ci è stata bocciata da quello stesso schieramento che include il PD e i verdi, che affermano di fare della sostenibilità e della tutela dell’ambiente i propri temi cardine".

"E’ dunque evidente che - pur essendo Hera un’efficiente multiutility - l’Amministrazione si trovi in conflitto d’interesse con i cittadini. Per tutte queste ragioni” ha concluso il Vicecapogruppo Giovanni Bertoldi “ammettiamo di essere scettici: qualcosa ci fa pensare che l’Amministrazione non rispetterà la promessa fatta in campagna elettorale ai cittadini procrastinando la data di chiusura dell’impianto al 2036, imponendo ai modenesi due anni aggiuntivi di dannose emissioni”.

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