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Polo Conad, Legambiente chiede di rivedere il progetto per abbassare l'impatto ambientale

Legambiente: “Garantire una buona qualità della vita per il Villaggio Europa. Intervenire su volumetrie, flussi di traffico e mitigazione degli impatti attraverso la realizzazione di nuovo verde fruibile e impianti a fonti rinnovabili”

Continua il dibattito relativo al progetto di realizzazione di un nuovo polo logistico nell’area Conad-ex Civ&Civ, un intervento che si caratterizza per un’importante riqualificazione che avrà però un impatto significativo sull’area in termini di densificazione dell’edificato e di flusso di mezzi leggeri e pesanti. E' di oggi la notizia che il colosso della gdo non realizzerà la palazzina nell'area ex Civ&Civ, risposndnedo così all'esigenza dei residenti di non concentrare il traffico attraverso l'area residenziale di via Europa. Ma il progetto nel suo complesso non subisce una modifica sostanziale.

Polo logistico, Conad fa retromarcia: non realizzerà gli uffici all'ex Civ&Civ

Legambiente Modena sostiene la necessità di rivedere il progetto: "Si tratta di un progetto presentato prima dell’assunzione del nuovo Piano Urbanistico Generale, quindi non risulta vincolato al rispetto delle norme in esso contenute; tuttavia sarebbe un elemento importante far valere le prescrizioni del nuovo Piano anche su questo intervento, che risulterebbe di conseguenza meno impattante dal punto di vista ambientale."

La riqualificazione di quella porzione di città, così come viene proposta, non si porrebbe secondo l'associazione il problema del contesto in cui l’intervento viene inserito: "Innanzitutto, come già fatto notare da Italia Nostra, il progetto attuale è frutto di una variante al Piano Strutturale Comunale del 2012 che non soddisfa il requisito di evidente interesse pubblico, andando al contrario a ledere le caratteristiche di vivibilità dell’ambito residenziale."

"L’impatto sul villaggio Europa", continua Legambiente, "appare poi notevole già a partire dalle volumetrie in gioco: gli edifici più alti, se realizzati come previsto dal progetto in discussione, oscureranno la luce solare per buona parte della giornata durante il periodo invernale. Sorvolando sul tema dei nuovi flussi di traffico, che contribuiranno al traffico attorno all’area residenziale e per i quali occorre prevedere adeguate compensazioni, è utile ricordare anche la storia del Villaggio: la pianificazione preesistente, a partire dal PRG del 1958, prevedeva l’inserimento di aree destinate a verde pubblico su tutto il lato est di via Canaletto sud. Oggi esiste solo un tratto realizzato, tra via Europa e la tangenziale, che tra l’altro verrà compromesso dalla realizzazione della nuova viabilità. Non si tratta allora di compensare semplicemente un’area verde, ma di rimediare alla mancata attuazione di queste previsioni. Oggi esiste un’area verde a sud del villaggio, lungo via Gerosa: la soluzione più opportuna potrebbe essere quella di connetterla con la fascia di verde pubblico presente nel villaggio (parallela a via Norvegia) desigillando parte del parcheggio adiacente l’area degli orti e recuperando una parte dell’area ex Pro Latte. Questo permetterebbe di sviluppare una nuova via di comunicazione verso sud fruibile da pedoni e ciclisti."

"L’intervento di riqualificazione dell’area può essere l’occasione per realizzare anche un impianto fotovoltaico sulle coperture degli edifici che verranno costruiti", conclude Legambiente. "L’estensione consentirebbe di valutare la realizzazione di una comunità energetica a vantaggio anche dei residenti del villaggio e delle attività limitrofe."

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