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Cognome della madre ai figli, on. Pini: “Ora si potrà scegliere"

In dirittura d'arrivo alla Camera una legge applicata da tempo in altri Paesi Ue. Esulta l'on Pd Giuditta Pini, fautrice: "Residuo di una società patriarcale, tanto che l'Europa ci aveva sanzionato per violazione del principio di parità tra uomo e donna. Con questa nuova legge si potrà finalmente scegliere".

La Corte europea di Strasburgo aveva condannato l’Italia per discriminazione nei confronti delle donne, ma ora anche il nostro Paese si metterà al passo con le altre nazioni dell’Unione Europea. E’, infatti, in dirittura d’arrivo alla Camera dei deputati la legge che consentirà la scelta del cognome da dare ai figli. “Fino ad ora in Italia, per consuetudine, si applicava l’automatismo per il quale un figlio acquisiva il cognome del padre – spiega la parlamentare modenese del Pd Giuditta Pini, componente del comitato dei 9, che gestisce i lavori del percorso della proposta di legge, in Aula, per conto della Commissione Giustizia – Si tratta del residuo di una società patriarcale, tanto che l’Europa ci aveva sanzionato per violazione del principio di parità tra uomo e donna".

Come già accade in Francia, in Spagna e in Gran Bretagna, con questa nuova legge si potrà scegliere: il figlio potrà prendere il nome del padre o quella della madre. In caso di disaccordo, anche il doppio cognome. "Si tratta di una importante novità che toccherà la vita di migliaia di persone e di famiglie", aggiunge Giuditta Pini. Il provvedimento, frutto della convergenza di diversi disegni di legge, è sostenuto da tutte le forze politiche presenti in Parlamento. “Si fa finalmente un passo avanti in tema di diritti – conclude l’onorevole modenese – la legge fotografa e dà operatività concreta a un cambiamento di costume avvenuto ormai nella società”. Dopo l’approvazione della Camera, attesa a breve, la proposta di legge passerà al vaglio del Senato. 

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