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Legge europea 2021, ogni provvedimento regionale sarà sottoposto ad "analisi dell'impatto di genere"

Previsto anche lo snellimento dell'ordinamento regionale su modello del Refit europeo. Nei 38 articoli del provvedimento anche i temi della gestione dei Siti Natura2000 e della tutela sanitaria dai rischi da radiazioni ionizzanti

Una valutazione d’impatto preventiva di tutti i provvedimenti regionali per valutarne gli effetti sulle donne.  E un generale snellimento legislativo su modello del Refit europeo. Sono alcune delle novità introdotte dalla Legge europea 2021 e dal suo collegato approvati ieri dall’Assemblea legislativa. Trentotto articoli che affrontano anche i temi dell’efficienza energetica, della gestione dei Siti Natura2000, della tutela sanitaria dai rischi da radiazioni ionizzanti e della mobilità sostenibile.

“Questa Regione è pronta ad adattare l’ordinamento regionale alle novità introdotte dalla legislazione comunitaria- hanno detto la vicepresidente della Regione con delega ai Rapporti con la Ue Elly Schlein e l'assessore al Bilancio Paolo Calvano -. Quest’anno la Legge europea arriva in un momento cruciale. Da un lato la crisi sanitaria, sociale ed economica indotta dalla pandemia, dall’altro le straordinarie opportunità offerte dal Next Generation Ue e dal Quadro Finanziario Pluriennale. Un’occasione di portata storica per orientare le politiche regionali verso alcuni obiettivi di fondo tra cui una piena transizione ecologica e digitale e il contrasto alle diseguaglianze”.

“Con il Patto per il lavoro e il Clima- hanno concluso - abbiamo già condiviso con i territori e la società regionale una serie di obiettivi strategici. Oggi continuiamo in questa direzione con un’attenzione particolare al tema della parità di genere”.

Valutazione dell’impatto di genere

La Regione rafforza dunque il proprio impegno per una reale parità di genere, introducendo la valutazione dell’impatto di genere ex ante delle proprie leggi, un emendamento alla legge Europea, proposto come prima firmataria dalla consigliera regionale Roberta Mori. Un check up preventivo che riguarderà prioritariamente i provvedimenti in materia di lavoro, salute, welfare, educazione, cultura, sport, formazione, cooperazione internazionale allo sviluppo, agenda digitale. 

“La pandemia ha aggravato ulteriormente la condizione femminile, sia sul piano lavorativo che in  ambito sociale e dei carichi di cura che gravano sproporzionatamente sulle loro spalle – sottolineano la vicepresidente Elly Schlein e l’assessora alle Pari opportunità Barbara Lori- .In Emilia-Romagna non partiamo da zero, ma serve alzare ulteriormente l’asticella. Questo provvedimento ci permette di fare un importante salto di qualità, indirizzando la nostra legislazione verso obiettivi ben definiti, concreti e misurabili, adottando una prospettiva trasversale di genere. Una società più giusta per le donne, sarà una società più giusta e ricca di opportunità per tutti”.

La norma approvata sarà declinata entro 180 giorni dal regolamento attuativo. L’analisi dovrà valutare l’adeguatezza dei provvedimenti adottati e delle risorse di bilancio assegnate. Ma anche la tipologia degli indicatori utilizzati, i risultati attesi, l’idoneità delle procedure di verifica e controllo e per la raccolta dati.  Ad occuparsene sarà uno specifico Nucleo operativo, mentre entro il 30 giugno di ogni anno verrà pubblicato un Rapporto corredato di dati statistici e analisi quali-quantitative.

Un sistema normativo più snello

Semplificazione e trasparenza: la Regione si “disfa” di leggi superate e ne rende più semplici altre, allineandosi agli obiettivi di snellimento della burocrazia richiesti dall’Unione europea. Tra le disposizioni collegate alla Legge europea 2021 anche il Refit, una norma finalizzata a rendere più snello il sistema normativo per migliorare la qualità della legislazione stessa.

“Con l’approvazione del Refit abbiamo avviato un ulteriore restyling della legislazione regionale, eliminando leggi ormai superate e semplificandone altre- hanno commentato Schlein e Calvano-. In particolare, abbiamo favorito le procedure per gli investimenti pubblici in montagna, introdotto ulteriori agevolazioni sul bollo per una maggiore, e più ampia, platea di portatori di disabilità. Inoltre, con l’introduzione della cancellazione d’ufficio dei veicoli aggiorniamo la banca dati delle tasse automobilistiche, al fine di garantire una semplificazione amministrativa trasparente e di tutela dei soggetti coinvolti, consentendo al tempo stesso il corretto recupero dei tributi regionali. Infine, abbiamo reso compatibili con le richieste dei ministeri alcune norme di carattere urbanistico, per evitare conflitti di competenza tra noi e lo Stato. In Emilia-Romagna adeguamento e semplificazione sono parole d’ordine in linea con l’Europa”.

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