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Licenziamenti alla Edis, flash mob in strada dei dipendenti

Protesta nella zona commerciale di Cittanova nel primo pomeriggio di oggi. L'assessore al Lavoro Bosi ha risposto ad un'interrogazione sul tema: "L'auspicio è che l'azienda non proceda unilateralmente con i licenziamenti"

E’ stata pianificata e realizzata in poche ore la nuova protesta a sorpresa dei dipendenti della Edis di Modena, azienda che ha previsto un taglio netto del personale. Dalle ore 13 alle ore 14 durante un’ora di sciopero, lavoratori e lavoratrici dell’azienda hanno dato vita ad un flash mob sostenuti dal sindacato Slc/Cgil nell’area della rotonda antistante il negozio Decathlon, a soli 100 metri dalla Edis, snodo di transito per andare nei vari negozi del centro commerciale di Modena Ovest. 

Indossando magliette con la scritta “La Edis siamo noi” ed esibendo cartelli che rivendicano il diritto al posto di lavoro, i lavoratori si sono resi ben visibili ai tanti cittadini che hanno attraversato l'area commerciale.

Quella di oggi è la terza mobilitazione contro i 52 licenziamenti annunciati dall’azienda, su 92 addetti complessivi. L’azienda sinora è stata sorda alla richiesta di aprire una trattativa con il sindacato che chiede di ritirare i licenziamenti e di attivare ammortizzatori sociali, quali la cassa integrazione straordinaria, per far fronte alla situazione di crisi dell’azienda, tutelare maggiormente i lavoratori e le lavoratrici e scongiurare il rischio di chiusura che sarebbe un vero dramma per tutti.

La crisi aziendale della Edis è stata anche oggetto di un'interrogazione del consigliere Malferrari (Mdp). “Rispetto alla situazione in cui si trova la Edis Spa, il nostro primo impegno come Amministrazione è di continuare a insistere per verificare se vi siano le condizioni per facilitare il dialogo tra le parti e per utilizzare gli strumenti di cassa integrazione a disposizione”, ha spiegato l'assessore al Lavoro Andrea Bosi. L'assessore ha riferito di aver parlato più volte sia il segretario della Slc-Cgil che la famiglia Sinigaglia, attuale proprietaria dell’azienda, per approfondire la situazione. “Il percorso si avvierà in Regione e alla Direzione del lavoro – ha spiegato l’assessore – ma naturalmente l’auspicio anche nostro è che l’azienda non proceda unilateralmente con la decisione di licenziare oltre cinquanta persone ma che, al contrario, accetti di valutare percorsi condivisi con le istituzioni e i lavoratori per verificare altre strade”.

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