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Politica

Regionali. La lista Cambiamo riunisce diversi gruppi a sostegno di Borgonzoni

Della coalizione di centrodestra alle prossime elezioni regionali fa parte anche la lista che riunisce tre diverse esperienze politiche: Cambiamo, partito fondato dal governatore della Liguria Giovanni Toti dopo l'addio a Forza Italia, il Popolo della Famiglia e Idea, movimento che ruota intorno alla figura del senatore Carlo Giovanardi. Un terzetto di ispirazione cattolica e liberale che ha unito le forze sotto un unico simbolo a sostegno delal candidata Lucia Borgonzoni.

Nel collegio modenese sono candidati diversi esponenti locali dei tre gruppi: Mazzacurati Valentina, Rinaldi Bruno, Ruini Grazia, Bonilauri Ennio, Serafini Paola, Magiera Alessandro, Pigati Ramona, Olivi Mocenigo Roberto.

In sede di presentazione del progetto elettorale, proprio Mazzacurati ha tracciato la linea, affermando che in Emilia-Romagna molte cose funzionano "nonostante il Partito democratico, perchè gli emiliano-romagnoli sono come la Nazionale del Brasile: basta lasciarli fare e fanno tutto bene, nonostante la zavorra del Pd, che con i suoi carrozzoni rallenta la loro corsa. Noi- conclude- vogliamo liberare questa regione dalla burocrazia, dagli enti inutili e dalle spese inutili". Quanto al programma, la candidata di centrodestra spiega che, secondo il suo schieramento, "le famiglie devono poter decidere come impiegare i sussidi, senza imposizioni" da parte degli amministratori, e promette di impegnarsi per "snellire la burocrazia, come è stato fatto in Lombardia", per garantire "connessioni internet decenti, visto che tanti Comuni sono ancora sguarniti", e per promuovere "il nostro grande patrimonio culturale, che la sinistra non ha mai valorizzato, con ricadute negative anche sul turismo". Inoltre, prosegue, "prima del voto firmeremo accordi su tanti ambiti" con le Regioni 'amichè, accordi che ovviamente varranno in caso di vittoria del centrodestra in Emilia-Romagna.

Anche De Carli (PdF) ha posto l'accento sulla "necessità di valorizzare quello che c'è di buono e di liberare quelle energie che ora non vengono espresse, perchè il Pd pensa solo a gestire il potere", con "un pacchetto che preveda la libertà di scelta in ogni campo per le famiglie". Da parte sua, infine, Toti hasottolineato che "quella che si gioca in Emilia-Romagna è una partita nazionale, perchè questa regione ha il secondo Pil del Paese, ed è importante per l'Italia che non declini e non si limiti a vivacchiare". Non mancano poi i complimenti a Borgonzoni, che "è riuscita ad allargare la coalizione", e una stoccata al Pd che, "avendo pochi argomenti, si nasconde dietro a un gruppo di ragazzini(le 'sardinè, ndr) che protestano non si sa bene contro cosa, visto che a Roma governano loro". Infine, il governatore ligure evidenzia che "per la prima volta l'Emilia-Romagna è davvero contendibile, e questo- conclude con una metafora calcistica- è già una grande vittoria: è come essere arrivati in finale di Champions League, e ora manca solo l'ultimo sforzo per portare a casa la coppa".

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