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Regionali, in campo anche il Partito Comunista. A Modena sei candidati con Laura Bergamini

Dopo un lungo lavoro di raccolta firme, anche il Partito Comunista ha ottenuto la possibilità di candidarsi alle prossime elezioni regionali del 26 gennaio 2019. Lo farà attraverso la candidata alla presidenza Laura Bergamini, 59enne parmigiana di professione educatrice di asilo nido e già candidata due anni fa alal carica di sindaco nella città ducale.

Anche a Modena sarà presente la lista del partito guidato a livello nazionale da Marco Rizzo, con una rosa di sei candidati: Gianluca Goldoni,  Fabio Zanni, Marcella Masperi,  Antonina Passanti, Marco Trapassi e Rosanna Tracuzzi Spadaro.

"La nostra presenza nella competizione elettorale ci permetterà di mettere al centro del dibattito le necessità dei lavoratori, dei precari e delle classi popolari di questa regione - spiega il partito modenese - I nostri candidati, lavoratori e lavoratrici, studenti e precari che vivono ogni giorno le difficoltà condivise da chi quotidianamente con la propria fatica produce realmente la ricchezza nella nostra regione, saranno in prima fila per far conoscere le proposte dei comunisti. Il nostro impegno, l'impegno della nostra candidata alla presidenza della regione Laura Bergamini, sarà quello di rendere la campagna elettorale del Partito Comunista una campagna innanzitutto politica. Il nostro programma è prima di ogni cosa un programma di lotta, che vive proprio delle lotte che i nostri militanti portano avanti su tutto il territorio al fianco delle classi popolari della regione".

"Da qui al 26 gennaio ci vedrete come sempre ai nostri posti, in prima linea contro l'attacco che le istituzioni, al servizio di banche e padroni, portano ai diritti e alla condizioni di vita degli emiliano-romagnoli. Faremo in modo, consapevoli di scontrarci con partiti che hanno enormi mezzi economici grazie a fondazioni, banche, aziende e sponsor vari, che la prossima campagna elettorale non sarà la solita campagna nella quale assisteremo a confronti fra politici arrivisti pronti a fare sempre e solo gli interessi dei padroni che li finanziano. Parleremo di lavoro, contro la precarietà e pratica delle "cooperative" divenute uno dei principali strumenti per l'azzeramento dei diritti dei lavoratori, parleremo di sanità, per l'accesso ad una sanità realmente gratuita e di qualità, parleremo di casa, contro la speculazione dei grandi detentori di immobili che rendono un miraggio anche un diritto fondamentale come quello all'abitare, parleremo di dissesto idrogeologico, di autonomia differenziata e di tanto altro", si legge in una nota.

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