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Nelle liste manca il parlamentare "terremotato", il Pd si difende

Il coordinatore provinciale Paolo Negro: "Sarebbe stato ben strano definire prioritaria la Ricostruzione dell'Emilia e poi intestarne la rappresentanza a una figura di incerta eleggibilità"

Ha suscitato un forte malumore la composizione ultima della parte modenese delle liste Pd per le prossime elezioni politiche. Il mancato inserimento di una forte personalità proveniente dalla Bassa Modenese colpita dal sisma ha dato adito a diversi sospetti nei corridoi e nella base del partitone: come riportato stamane dalla Gazzetta di Modena, quello più vivo riguarderebbe l'idea di "favorire" lo sconfitto Baruffi alle primarie a scapito dell'assessore provinciale all'istruzione Elena Malaguti, originaria di San Felice sul Panaro.

Paolo Negro, coordinatore provinciale pro tempore, ha replicato a queste voci ricordando l'operato svolto dalla segreteria fino all'ultimo per garantire la presenza della Bassa in una posizione sicura: "Non è mai stata nostra intenzione derubricare il tutto ad una mera questione di campanile, da comporre con uno strapuntino delle liste per Camera o Senato - ha replicato l'esponente democratico - Contrapporre la rappresentanza dell'Area nord alla presenza di altri candidati modenese presenti nella seconda parte della lista, magari manomettendo l’ordine consegnatoci dalle Primarie, è fuorviante e inaccettabile. Il terremoto e la Ricostruzione sono questioni essenziali, per noi priorità nazionali: in quanto tali meritano risposte adeguate e non soluzioni pasticciate a cui oggi si fa riferimento sulla stampa. Sarebbe stato ben strano definire prioritaria la Ricostruzione dell'Emilia e poi intestarne la rappresentanza ad una figura di incerta eleggibilità. Così come non era accettabile che la vicenda terremoto fosse infilata tutta dentro l’equilibrio fra componenti ed aree del partito. La risposta non è stata positiva e ne prendiamo atto, anche senza comprenderne appieno le ragioni. Non rimpiangiamo la ‘buona battaglia’ fatta, ed ora guardiamo avanti senza drammi. Sarà una ragione in più per mettere a valore le tante competenze presenti in lista sulla ricostruzione e per impegnare, quanto nei mesi scorsi, tutta la nostra rappresentanza parlamentare sul tema per la prossima legislatura. Ripeto: se si è persa un’opportunità sul piano simbolico, e ne sono profondamente dispiaciuto, dal punto di vista sostanziale e pragmatico la forza e la qualità della prossima rappresentanza parlamentare modenese è la più solida garanzia rispetto alle priorità che siamo e saremo chiamati ad affrontare, a partire dalla Ricostruzione".

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