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Il Pd taglia e trasloca, Bursi “Decisioni difficili da prendere con responsabilità”

Il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi interviene sulla situazione del partito, che sarà chiamato a ristrutturazioni considerevoli sotto il profilo della gestione economica. Tagli al personale e traslochi in arrivo

“Chi, in questo momento, ha le massime responsabilità politiche del partito non può non assumere decisioni, anche se difficili, che non sono più rinviabili per garantire futuro al Partito democratico. Che si dovesse arrivare a questo, ci è stato chiaro fin da quando io, e il segretario cittadino Sirotti, un paio d’anni fa, abbiamo assunto i nostri incarichi. Archiviato un anno di continue tornate di primarie ed elezioni, negli ultimi mesi abbiamo lavorato, insieme alle nostre rispettive segreterie, per predisporre un piano di riorganizzazione delle strutture e del personale che potesse assicurare una nuova sostenibilità". Così Lucia Bursi, segretario provinciale del PD, all'indomani delle forti polemiche nate in seno al partitone modenese. 

"Com’è noto, il Pd è nato nel 2007 - prosegue la Bursi - Pur relativamente giovane, è un partito che da subito ha cominciato ad accumulare debito. Sull’onda dell’entusiasmo e delle speranze create nei primi anni, anche le entrate legate al tesseramento, alle Feste e alle erogazioni liberali hanno consentito di sostenere una struttura organizzativa complessiva che ancora risentiva della vecchia impostazione del partito, ereditata dal secolo scorso. Nel momento in cui, accanto a una pesante crisi economica, si è fatta largo una diffusa disaffezione per la politica, anche le entrate sono prima progressivamente, poi drasticamente calate. Se vogliamo garantire prosieguo all’attività di un partito che lotta per valori di solidarietà, legalità, tutela dei diritti, difesa dei più deboli, dobbiamo assumere, in tempi stretti, decisioni, anche dolorose, ma non più rinviabili". 

"Non ci sono, e non ci saranno, aiuti inaspettati: Modena, anche se per ultima a livello nazionale, deve prendersi ora la grave responsabilità di decidere per se stessa e per il suo futuro. Il piano di riorganizzazione presentato dal segretario Sirotti all’Assemblea comunale è il frutto di oltre una ventina di incontri svoltisi, nei mesi scorsi, sul territorio. Che ci sia consapevolezza della difficoltà del momento, lo dimostra il fatto che l’Assemblea comunale ha approvato il piano all’unanimità, con una sola astensione. Non si cancellano Circoli, né si svendono sedi. Il Pd non ha mai posseduto immobili come, a suo tempo, i soggetti fondatori avevano deciso destinandoli a specifiche Fondazioni. Restituiamo, quindi, quelle sedi in affitto che non sono più adeguate alle nostre capacità di spesa".

"Sarà così anche per la sede del partito provinciale: a ottobre, traslochiamo in uffici meno costosi. Anche per il personale dipendente, professionalità preziose e specializzate, parte il ricorso ai contratti di solidarietà, nell’auspicio che, una volta migliorati i conti, si possa ripartire. Nessuno prende stipendi da favola, la media per i funzionari politici a tempo pieno è di circa 1.400 euro al mese. Eppure, ulteriori sacrifici si impongono: come in ogni famiglia, quando le entrate diminuiscono, chi ne ha la responsabilità deve agire di conseguenza. Alle difficoltà di ordine economico, si assommano disillusioni di tipo politico. Una parte del partito fa fatica a ritrovarsi nel mutamento, ma non dobbiamo rinunciare ai nostri valori e alle nostre migliori qualità. Il Pd è il nostro partito, facciamo ciò che è necessario fare, ma andiamo avanti insieme”.

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