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Modena arranca sulla mobilità elettrica, l'affondo del M5s

Sul tema i pentastellati criticano la Giunta Muzzarelli: "L'amministrazione modenese è andata va avanti per tentativi collezionando numerose lacune in tema di mobilità elettrica in diversi anni"

All'indomani dell'annuncio della Regione che ha stipulato un accordo per una rete di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, il Movimento 5 Stelle di Modena interviene su quello che è da sempre un caposaldo della sua proposta politica, criticando le azioni messe in campo finora dall'Amministrazione Muzzarelli. "Fin dall’inizio della consigliatura abbiamo Modena ha sollecitato l’assessore Guerzoni a incrementare il numero di colonnine: la risposta fu che sarebbero state installate contestualmente alla implementazione del car sharing. Invece, dopo un lungo ritardo, quando finalmente il car sharing vide la luce, l’unica cosa che mancava al progetto iniziale erano proprio le colonnine che non a caso erano l’unica incombenza a carico del Comune. Nel 2017 con una mozione in Consiglio, sempre a proposito di mobilità elettrica, il M5S chiede l’installazione di 2 colonnine di tipo “fast” e di alcune di tipo “slow”. Il paradosso è che in città esiste una colonnina di tipo "fast" a ricarica veloce, ma al momento non è ancora attiva e collegata alla rete elettrica ed è stata installata nel parcheggio del supermercato in via Pignedoli 60, in un luogo non strategico a giudizio di chi usa l’auto elettrica quotidianamente".

Il M5S spiega: "Una normativa europea recepita dal Regolamento edilizio di Modena obbliga a installare le colonnine elettriche nei parcheggi dei nuovi centri commerciali, ma è stata interpretata in modo del tutto soggettivo dall’assessora Vandelli dicendo che "in realtà bastano le sole predisposizioni" per le colonnine elettriche. Quindi il Pd così reattivo al mantra del "ce lo chiede l’Europa" alla richiesta di più colonnine di ricarica per incentivare forme di trasporto sostenibili e mitigare un po’ lo smog che attanaglia le città, capisce "predisposizioni", per cui nell’immediato non si ricarica nulla".

I pentastellati denunciano poi in modo circostanziato una recente installazione che evidenzia la scarsa - se non nulla - attenzione riservata alle auto ad energia elettrica: "La colonnina in questione (in foto) è ubicata nel parcheggio nord della stazione ferroviaria in via Fanti, ma in corrispondenza del punto di ricarica non è presente la segnaletica che indica il posto riservato quindi è quasi impossibile per i proprietari di auto elettriche trovarlo libero; la colonnina non è segnalata sulla mappa e quindi viene utilizzata solo da chi possiede una buona dose di spirito di osservazione; la colonnina ha la peculiarità di essere installata all’interno di un'aiuola e quindi gli utenti che intendono ricaricare il veicolo devono calpestarla; il quadro elettrico della colonnina non consente di inserire il cavo in una delle due prese, rendendola di fatto utilizzabile per circa la metà degli utenti di veicoli elettrici".

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