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M5S sui trasporti pubblici modenesi: "Mezzi vetusti e sovraffollati. Responsabilità di Seta"

I pentastellati sul trasporto pubblico propongono: "Serve migliorare il servizio e voltare pagina con ciò che è stato fino a questo momento"

Il trasporto pubblico è al centro del dibattito politico modenese, secondo i 5 stelle: "Quello modenese tristemente più che un servizio al cittadino ogni giorno si presenta come un disservizio che causa problematiche ricorrenti. È difficile pensare ad un mezzo pubblico come attrattivo quando i veicoli sono vetusti, vieti e obsoleti. Mancano sui mezzi strumenti essenziali sia legati alla sicurezza che al comfort, spesso non permettendo l’utilizzo agli invalidi o ai disabili. Le corse negli orari di punta sono sovraffollate, con studenti schiacciati contro i finestrini o le porte con evidenti rischi alla loro incolumità. Mentre negli altri orari le corse sono spesso semivuote, questo a causa di una mancata o cattiva armonizzazione."

E ancora i pentastellati sostengono che: "Seta SpA si trova attualmente in un periodo transitorio con una nuova presidenza che speriamo faccia da spartiacque rispetto alla precedente governance che si è  contraddistinta per numerose criticità. La passata gestione aveva esasperato i rapporti col personale, discriminato la provincia di Modena a favore di quella di Reggio, tuttora gli autisti reggiani hanno un contratto da 36 ore contro le 39 dei modenesi, costretto ad eccessivi straordinari, volendo perseguire solo ottiche di risultato economico con taglio dei costi a discapito del servizio al cittadino. Da manuale la mancata partecipazione da parte di Seta alla gara per il servizio scolastico, finita a privati fuori regione. Finora la gestione guardava al rendiconto finalizzato ad ottenere premi per la dirigenza, ma questo non premiava l’utenza, impoverendola. Il trasporto pubblico locale notoriamente insiste sui fondi statali che arrivano dalla Regione, l’agenzia Amo si occupa di questo passaggio. Le tariffe di rimborso chilometrico sono stabilite dalla Regione."

"Non si capisce - concludono dal Movimento - perché le tariffe modenesi e reggiane debbano essere tra le più basse e nel dettaglio la metà di quelle di Parma ed un terzo di quelle per Bologna. Bisogna invertire l’ approccio fin qui tenuto, migliorare il servizio, armonizzare al meglio le corse, completare il progetto di infomobilità previsto su tutte le fermate modenesi, attingere ai fondi europei presenti nel Pair per il rinnovo parco automezzi, privilegiando mezzi più sostenibili quali quelli elettrici, migliorare l’offerta sia tariffaria che oraria, prevedendo un servizio notturno, con fermate illuminate e videosorveglianza all’interno dei mezzi, rendere più smart sicura e fluida la percorrenza, intervenendo sui semafori e le corsie preferenziali. Tutto questo per cambiare ciò che è stato fino a questo momento, rendere attrattivo il trasporto pubblico, con ad esempio una domenica gratuita su tutti i mezzi pubblici in concomitanza con le domeniche ecologiche: M5S Modena non crede che pensare ad una holding regionale in questo momento sia prioritario, ma lo è pensare al cittadino. "

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