Autonomia regionale, via libera alla firma di un'intesa-quadro con il Governo
Approvata una risoluzione, senza nessun voto contrario, che lo autorizza anche a proseguire il negoziato su altre materie con il nuovo Governo che si insedierà dopo le elezioni del prossimo 4 marzo
Il presidente della Regione ha ricevuto dall’Assemblea legislativa il mandato a sottoscrivere con il Governo l’Intesa-Quadro per la concessione di una maggior autonomia dell’Emilia-Romagna, oltre all’autorizzazione a proseguire il negoziato con l’Esecutivo nazionale che si insedierà dopo le elezioni del 4 marzo su ulteriori materie da gestire direttamente.
Il mandato è contenuto in una specifica risoluzione, approvata dall’Aula senza nessun voto contrario, al termine di una comunicazione della Giunta regionale che ha fatto il punto sul confronto portato avanti in questi mesi con il Governo sulla richiesta di maggiore autonomia, sulla base dell’articolo 116 della Costituzione, anche sulla base delle indicazioni fornite dalla stessa Assemblea e da tutte le rappresentanze economico, sociali e istituzionali firmatarie del Patto per il lavoro.
Il presidente della Giunta ha ribadito la portata storica di un accordo che verrebbe sottoscritto per la prima volta in Italia, a beneficio di un territorio virtuoso e di una Regione con i conti in ordine. Si è poi detto soddisfatto del voto dell’Assemblea legislativa, che, pur nelle differenze, ha portato a sintesi la volontà comune di rendere l’Emilia-Romagna una regione ancor più competitiva e di rafforzare, e sostenere con ulteriori strumenti, la crescita economica oggi in atto. Per queste ragioni, la firma dell’Intesa-quadro con il Governo non dividerà, rappresenta anzi una proposta chiara che unisce in quanto ha unito il lavoro di tutti, portato avanti con i Gruppi in Assemblea legislativa e con le parti sociali e la società regionale nel Patto per il Lavoro.
Il via libera di oggi segna per l’Emilia-Romagna una tappa fondamentale del percorso avviato dopo la dichiarazione di intenti del 18 ottobre scorso firmata dallo stesso presidente della Regione col presidente del Consiglio, che diede inizio formale al negoziato il 9 novembre successivo.
L’intesa potrà essere integrata e completata prima della definitiva presentazione di un disegno di legge del Governo alle Camere e la conseguente approvazione della legge sulla maggiore autonomia ai sensi dell’articolo 116, comma terzo, della Costituzione. I suoi contenuti potranno essere estesi a ulteriori materie individuate negli atti di indirizzo approvati dai rispettivi organi assembleari.
Il mandato consente quindi al presidente della Regione di concludere questa prima fase con la sottoscrizione di un’Intesa-Quadro che, dopo una premessa di carattere generale, definisce i criteri per la quantificazione delle risorse finanziarie connesse all’attribuzione di maggiori competenze legislative e amministrative differenziate nonché le quattro aree strategiche – politiche del lavoro; istruzione; tutela dell’ambiente e dell’ecosistema; salute - in cui rientrano le 12 materie di cui la Regione chiede la gestione diretta: rapporti internazionali e con l’Unione Europea delle Regioni; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche; commercio con l’estero; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; governo del territorio; protezione civile; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; tutela della salute; norme generali sull’istruzione; tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali; giustizia di pace.