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Politica Piazza Giacomo Matteotti

Il centronistra modenese chiude la campagna. Piazza Matteotti gremita per Bonaccini

centinaia di persone ad ascoltare il leader della coalizione, che gongola per il paragone con i pochi partecipanti al comizio di Salvini stamane in piazza Grande

"Una bella piazza piena questa sera a Modena. Mi pare che la piazza di Salvini oggi fosse invece praticamente senza nessuno, e ho visto che a Bibbiano c'è il triplo di gente nella piazza delle sardine. Non saranno le piazza a decidere il voto, ma certamente danno fiducia. Ieri sera ero a Parma e c'era il quadruplo delle persone che erano con lui a Fidenza. Sono segnali incoraggianti, stiamo trovando tanta gente ovunque andiamo". 

Così Stefano Bonaccini, questa sera prima di salire sul palco elettorale di piazza Matteotti a Modena, dove chiude la campagna territoriale, a proposito della "sfida" delle piazze oggi tra i centrosinistra e Matteo Salvini, di nuovo in piazza Grande nell'ambito del tour in Emilia verso il voto di domenica. 

Quindi il centrosinistra vincerà domenica? "Io- confida Bonaccini prima di salire sul palco- penso proprio di si', siamo una terra che sa cosa significa un buon governo e sa guardare oltre i propri confini, che compete con i territori più avanzati dell'Europa e del mondo. Per l'esperienza e la competenza che ho dimostrato, pur dovendo migliorare sempre, penso di poter garantire più affidabilità rispetto a chi non ha mai governato nemmeno un piccolo Comune". Insiste Bonaccini: "Questa Regione deve stare in mani sicure. La mia avversaria Lucia Borgonzoni ha proposto di modelli di altri Regioni proprio perchè non conosce l'Emilia-Romagna, che io invece mi tengo stretta". FB_IMG_1579808209918-2

E a Salvini che oggi a Modena ha attaccato sia Bonaccini sia il sindaco modenese Gian Carlo Muzzarelli, sulla sicurezza in primis, risponde Bonaccini: "Non conoscono l'Emilia-Romagna, la buttano sul fango e sulle fake news. Oggi Salvini ha scritto un tweet per dire che l'Emilia-Romagna non ha assessorati al Turismo e all'Agricoltura, che invece abbiamo da decenni. Non studia nemmeno, non sa di cosa parla". 

La piazza è gremita, diverse centinaia i partecipanti, che sventolano le bandiere delle diverse forze politiche che compongono la coalizione di centrosinistra. Prima di Bonaccini, sul palco intervengono Chiara, la giovane dem che ha denunciato un'aggressione ieri mentre volantinava in città, e che racconta di non avere ricevuto messaggi di solidarietà dal centrodestra, e Aude Pacchioni, già presidente dell'Anpi e 'memoria storicà della Resistenza modenese.

Sul palco c'è anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, che spiega: "Salvini è il più grande contaballe del mondo. Viene e dice che si interessa sulla sicurezza, mentre io da ministro non l'ho visto per 15 mesi. Per fortuna oggi c'è la ministra Lamorgese, che ha ridato dignità a Viminale e ha cominciato a dare risposte sui rinforzi di agenti e sulle altre esigenze del territorio. Ecco la differenza tra le balle e l'azione concreta di governo". 

Accanto a Muzzarelli anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che lancia un assist all'Emilia-Romagna e ai suoi elettori cosi': "Noi- assicura Gori- invidiamo il modello di questa Regione, e abbiamo degli indicatori sulle liste d'attesa e sulla presa in carico delle cronicità che non sono minimamente vicini a quelli che avete raggiunto in Emilia-Romagna. I cittadini emiliano-romagnoli non sono neanche consapevoli e abbastanza orgogliosi, di sè e di chi li amministrati in questi cinque anni. Ne siano fieri. Qui- rimarca Gori- sono stati garantiti diritti come in nessuna parte d'Italia, tenetevi stretto Bonaccini che come lui oggi non ce ne sono nel nord Italia". 

(DIRE)

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