Una proposta di sostegno alla maternità scatena la protesta in difesa della Legge 194
Oggi in Consiglio Comunale striscione, manifesti e donne vestite come ancelle per rivendicare il diritto all'interruzione di gravidanza in risposta ad un ordine del giorno depositato dalla leghista Santoro
"Difendiamo la legge 194". Si riempie di pubblico e si anima stasera la sala del Consiglio comunale di Modena. Tiene banco un presidio di qualche decina di persone, che si posiziona dietro gli scranni dei consiglieri: spuntano striscioni e cartelli, mentre diverse donne arrivano vestite da ancelle in armonia ai costumi della serie Handmaid's tale, come era già capitato qualche mese fa in Consiglio comunale a Verona durante un dibattito analogo. "Il Consiglio comunale è pacificamente invaso da donne e uomini a difesa della legge 194.
L'occasione è stata la presentazione di un ordine del giorno, depositato a ottobre e discusso oggi, della consigliera della Lega Luigia Santoro, a lungo giovanardiana. L'ordine del giorno di minoranza, letto da Santoro e intitolato "iniziative per la prevenzione dell'aborto e a sostegno della maternità", chiede al sindaco Gian Carlo Muzzarelli e alla sua giunta "iniziative e politiche" a tema, compresa la possibilità di finanziare le associazioni che nel territorio aiutano "le madri in difficoltà che vorrebbero portare avanti la gravidanza".
Qualcosa di simile al 'modello Veronà, dunque, senza però i numeri per essere approvato sotto la Ghirlandina, dove il colore politico della maggioranza è di tinte opposte. Una bella pagina per la nostra città", ha enfatizzato via Facebook la giunta Muzzarelli, per iniziativa dell'assessore al Lavoro Andrea Bosi, pubblicando foto del presidio.
(fonte DIRE)