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Fridays4Future, a Modena e Carpi il secondo sciopero globale per il clima

Due cortei nei centri storici in occasione del 2° Global Strike previsto in tutto il pianeta venerdì 24 maggio

Venerdì 24 maggio Fridays for Future Modena e Carpi aderiranno al secondo sciopero globale per il clima. "Torniamo a farci sentire per chiedere azioni politiche concrete che abbiano come primo obiettivo la lotta ai cambiamenti climatici. Invitiamo tutte le cittadine e tutti i cittadini di Modena ad unirsi a noi", spiegano gli attivisti. A Modena il corteo partirà alle 9.00 da Largo Porta Sant’Agostino. A Carpi invece il ritrovo è previsto alle ore 11 presso la stazione delle Autocorriere di via Peruzzi,  alle 11:30 ci sarà una prima tappa di aggregazione in Piazzetta Garibaldi, poi la manifestazione dirigerà in Piazza Martiri.

"Scendiamo in piazza insieme a Greta e ai giovani di  tantissime altre città nel mondo e in Italia, perché ancora oggi a distanza di anni dalla firma dell'Accordo di Parigi le promesse urgenti che ci sono state fatte allora devono ancora trasformarsi in azioni! Occorre accelerare una transizione decisa verso un mondo senza emissioni di gas serra! Il 24 maggio facciamo appello per una politica climatica più ambiziosa a livello globale, europeo e nazionale!", spiegani gli attivisti carpigiani, che poi invitano a non portare simboli politici né di accusare/polemizzare in alcun modo: "Ciascuno partecipi a titolo personale per portare poi le riflessioni raccolte nel proprio ambito di impegno e lavoro".

Il gruppo spontaneo di Fridays4Futures di Modena rilancia il manifesto: Vogliamo il dimezzamento delle emissioni entro il 2030 e zero emissioni per il 2050, anche Modena può e deve fare la sua parte. Al Comune di Modena chiediamo: una nuova mobilità che possa offrire alternative valide ed efficienti all’uso dell’auto privata; l’attivazione di programmi di efficienza energetica in ambito urbanistico, industriale ed agricolo con lo scopo di rendere la nostra città dipendente dalla sola energia prodotta da fonti rinnovabili; meno plastica, a partire dagli uffici pubblici, le università e le scuole di tutti i gradi, che dovranno diventare plastic free; programmi di educazione ambientale in tutte le scuole".

"Chiediamo che venga tutelato, curato e riqualificato il verde pubblico già presente sul territorio, e che ad ogni nuova edificazione corrisponda la creazione di una nuova area verde; di promuovere la transizione verso un’economia circolare attraverso il finanziamento di programmi di ricerca ed innovazione", aggiungono gli attivisti.

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