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Ingorgo interrogazioni, Pd: "Auguri di pronta guarigione per Barberini"

Il democratico Maurizio Dori ironizza su quanto accaduto ieri mattina in Consiglio Comunale: aula deserta, consigliere interrogante assente causa malattia e mini-seduta di un'ora

L'improvvisa malattia del capogruppo Lega Nord Stefano Barberini ha suscitato l'ilarità generale ieri mattina in Municipio: in molti consiglieri, addirittura, si sono detti affatto sorpresi di questa assenza, nonostante la seduta straordinaria del mattino fosse stata  convocata proprio ad uso e consumo dell'unico esponente leghista rimasto per smaltire una ventina delle sue ormai celebri cento interrogazioni. Fra gli acerrimi avversari di Barberini, dall'altra  parte dell'aula siede Maurizio Dori, Pd, che non ha perso l'occasione per ironizzare sul malato Barberini che ieri mattina ha informato l'assemblea della sua assenza per indisposizione con una mail alle ore 9.

MALATTIA - "Ieri mattina si è persa una grande occasione - ha affermato Dori - Sostanzialmente deserta la seduta di Consiglio Comunale convocata per smaltire le famigerate cento interrogazioni del consigliere leghista Barberini. Un vero peccato. La causa ufficiale è: “malattia” dell'interrogante". L'esponente democratico, in punta di penna, ha ironizzato sull'occasione mancata per la città e il Consiglio Comunale: "Un dispiacere autentico per la malattia del nostro stimato collega e un vero peccato perché la città, i cittadini, l'opinione pubblica da anni aspettavano le risposte a quelle domande fondamentali per il futuro della città, per la vita democratica e anche per la felicità della nostra comunità. Ma si sa la sorte delle volte è veramente “cinica e cattiva".

INTERROGAZIONI - Ma quali sarebbero stati gli argomenti spinosi sviscerati dall'esponente del Carroccio? "Parliamo di interrogazioni destinate a divenire un riferimento letterario politico perché a dispetto della loro essenzialità e laconicità, british potremmo dire, risultano di grande efficacia potenziale, spaziando con mirabile leggerezza tra temi urbanistici, commerciali, di mobilità, etici e politici - ha elencato Dori - Pur evocando grandi temi, risultano quanto meno inusuali il modo e soprattutto la grammatica istituzionale utilizzati per l'occasione". Nelle sue interrogazioni, Barberini interroga l'amministrazione per sapere “Cosa fa il Comune di Modena per incentivare i cittadini all'uso dei mezzi pubblici?”: secondo Dori, il capogruppo leghista "potrebbe richiedere un Consiglio comunale tematico - ha aggiunto l'esponente Pd - Barberini avrebbe voluto anche avventurarsi nella sfera delle grandi scelte morali: purtroppo però la sua lapidaria “Cosa pensa il sindaco dell'aborto?” era stata cassata. Il Consiglio Comunale convocato in seduta mattutina, con costi non indifferenti di personale per il funzionamento, per le risposte alle interrogazioni, per il potenziale rimborso dei lavoratori privati presenti (per fortuna pochi) non ha potuto, purtroppo, ottenere maggiori lumi. A nome del Partito Democratico faccio i miei più sentiti auguri di pronta guarigione al Consigliere Barberini che speriamo di avere presto in Consiglio in una, finalmente efficace, seduta straordinaria del Consiglio perché la città non può rimanere a lungo senza le risposte alle sue domande".

 

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