rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Medicinali in eccedenza nei nostri ospedali inviati ai bambini dell'Afghanistan

Dalla regione inviati 1.500 flaconi di farmaco salvavita con destinazione Kabul. Serviranno a curare 300 bambini dell'ospedale pediatrico "Indira Gandhi". Venturi: "Grazie ai nostri donatori di sangue aiutiamo chi non può ricevere cure adeguate. In prima linea quando si parla di solidarietà"

Il volo con direzione Kabul è partito in questi giorni dall’aeroporto Marconi di Bologna carico di 1.500 flaconi: 1 milione e mezzo di unità eccedenti di Fattore VIII utili per il trattamento dell’emofilia e di altre malattie emorragiche congenite. Un aiuto che permetterà di curare i 300 bambini assistiti nel nuovo Centro pediatrico “Indira Gandhi”.

La Regione Emilia-Romagna ha risposto così alla richiesta arrivata dal Governo afghano al Ministero della Salute. “Siamo davvero contenti di poter aiutare i bambini di questo ospedale- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Molti pazienti con emofilia a livello mondiale non ricevono cure adeguate perché i loro Paesi non dispongono di sufficienti quantità di questi farmaci salvavita. L’emofilia- spiega Venturi- è provocata dalla mancanza o scarsità di fattori di coagulazione: grazie ai nostri donatori di sangue noi abbiamo eccedenze di Fattore VIII, un derivato del plasma che favorisce la coagulazione, e possiamo così aiutare i Paesi che ne sono carenti. Ancora una volta- chiude l’assessore- l’Emilia-Romagna è in prima linea, quando si parla di solidarietà”.

L’Emilia-Romagna, che con il Centro regionale sangue è impegnata dal 2009 in progetti nazionali per fornire Fattore VIII a Paesi carenti, il 31 dicembre 2016 aveva in eccedenza 13.755 flaconi da 1.000 unità di Fattore VIII: ben oltre, quindi, il fabbisogno regionale per la cura dei propri pazienti.

I 1.500 flaconi inviati ora a Kabul serviranno non solo a gestire gli episodi acuti di emorragie e i casi di emergenza, ma anche a potenziare l’attività chirurgica del Centro pediatrico “Indira Gandhi”, la cui attività è crescita molto negli ultimi anni: dal 2012 il numero di bambini seguiti è aumentato di dieci volte (provengono anche da aree geografiche a notevole distanza da Kabul, per esempio da Herat, che dista 814 chilometri, e da Farah, lontana 947 chilometri).

L’invio da parte della Regione si inserisce in un obiettivo più ampio, promosso a medio-lungo termine dal Centro nazionale sangue, che punta a potenziare la struttura di Kabul e a favorire la nascita di strutture periferiche per facilitare l’accesso alle cure dei pazienti emofilici.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Medicinali in eccedenza nei nostri ospedali inviati ai bambini dell'Afghanistan

ModenaToday è in caricamento