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Droga a scuola: Axel va in pensione, ma i controlli proseguono

Attività si contrasto al consumo di stupefacenti anche nelle scuole: sia teoria che con i cani. “Axel in pensione ma troveremo altre soluzioni”. Muzzarelli risponde all’interrogazione di Morandi (FI)

Il contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti tra i giovani “è sostenuto da una continuativa opera di prevenzione, anche attraverso l’educazione che viene svolta in tutte le scuole, con lezioni teoriche affiancate negli ultimi anni da visite in aula con l’ausilio di un’unità cinofila. Ed è positivo che in queste situazioni nelle aule scolastiche non siano mai state trovate sostanze stupefacenti. Ora Axel, il cane antidroga della Polizia municipale di Sassuolo che era utilizzato anche a Modena in queste operazioni, va in pensione, ma troveremo altre soluzioni per continuare queste attività che fanno parte di un percorso educativo sviluppato in collaborazione con l’Azienda sanitaria nell’ambito della Rete di prevenzione per la promozione del benessere dell’adolescenza”.

Lo ha annunciato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli rispondendo in Consiglio comunale all’interrogazione di Adolfo Morandi (Forza Italia) sullo spaccio di droga in città, un fenomeno considerato in aumento a danno soprattutto dei giovani che, secondo il consigliere, sempre più spesso vengono avvicinati e convinti allo “sballo” facile. In particolare, Morandi si è soffermato sulla situazione del Novi Sad, dove si segnalano situazioni di spaccio nell’orario precedente all’inizio delle lezioni scolastiche, e ha chiesto la convocazione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica per affrontare il tema del contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti, soprattutto tra gli studenti.

Il sindaco ha risposto ricordando che “il fenomeno dello spaccio e del consumo di stupefacenti è stato ed è ovviamente al centro dell’attenzione di diversi Comitati per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e continuerà a essere monitorato e contrastato dagli organi dello Stato e dalle istituzioni locale. Ma serve conoscenza del fenomeno e presa di coscienza: c’è chi spaccia e c’è chi consuma. E’ importante, quindi, continuare lo sforzo sul versante dell’educazione, anche rispetto all’abuso di alcolici, come stiamo facendo – ha ricordato Muzzarelli –coinvolgendo pure i genitori insieme ai gestori dei locali, per esempio, negli appuntamenti di Buonalanotte”.

Nella risposta il sindaco ha fornito alcuni dati sulle attività di controllo del Novi Sad: 2.141 interventi della Polizia municipale dal 2015 a oggi, con 1.309 servizi di controllo pianificato, 62 identificazioni e una serie di arresti, grazie anche all’utilizzo della videosorveglianza, l’ultimo dei quali proprio ieri, mercoledì 22 novembre. Il Novi Sad, insieme alla stazione autocorriere, inoltre è stato inserito nell’elenco dei luoghi dove sono applicabili i nuovi strumenti previsti con l’entrata in vigore del Decreto Sicurezza e recepiti in luglio dal Regolamento di Polizia urbana per contrastare condotte antisociali. “Nell’attività generale di controllo – ha spiegato il sindaco – in questi mesi sono stati redatti 74 verbali di contestazione per 113 diverse violazioni che hanno portato a 58 ordini di allontanamento emessi dalla Polizia municipale, di cui cinque proprio nella zona tra Novi Sad e autostazione”.

Nella replica, Morandi, dopo aver ribadito che il fenomeno è in aumento (“lo dimostra lo stesso elenco di operazioni e i dati della risposta”) ha giudicato positiva l’opera di conoscenza ed educazione ma, ha affermato, serve “un maggior controllo del territorio: chi spaccia andrebbe punito in modo adeguato e se si tratta di extracomunitari devono essere rimandati al loro Paese e sparire dal territorio modenese e italiano”. Per il consigliere di Forza Italia, infatti, “l’allontanamento temporaneo e il foglio di via non servono a nulla e se il problema va risolto a livello più alto questo non significa che non si debba mettere in atto un controllo più stringente del territorio”.

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