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Villa Sorra, anche Modena rifinanzia la convenzione per la gestione

Raddoppiate le risorse per salvaguardia e valorizzazione. La delibera, presentata in Consiglio dall’assessore alla Cultura Cavazza è stata votata all’unanimità dall’aula

Risorse praticamente raddoppiate per la salvaguardia e la valorizzazione di Villa Sorra e del suo Parco, nelle campagne di Castelfranco Emilia in località Gaggio. Il complesso dal 1997 appartiene a quattro Comuni con diverse quote di proprietà. Castelfranco ha il 48 per cento, Modena il 31, Nonantola il 14, San Cesario il 7.

Con l’ok all’unanimità alla delibera presentata al Consiglio comunale del 19 aprile dall’assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza, il Comune di Modena ha approvato la convenzione nella quale, tra l’altro, si fissa in 59 mila 712 euro (nel 2017 erano circa 30 mila) la cifra con cui concorrerà alla spesa annua per la gestione del complesso. Questa, ripartita proporzionalmente tra i Comuni proprietari, capofila è Castelfranco Emilia, assomma complessivamente a 192.620 euro (circa 90.000 nel 2017, ultimo anno di una convenzione decennale stabilita nel 2007 per la collaborazione tra i quattro enti proprietari che ha permesso la tutela del patrimonio e la promozione dello stesso attraverso iniziative finalizzate a valorizzare il patrimonio storico e naturalistico esistente).

Tra gli obiettivi, ha spiegato Cavazza, c’è quello di condividere con le altre Amministrazioni comproprietarie la valorizzazione del complesso con progetti culturali (quest’anno la programmazione inizia come negli anni scorsi il 25 aprile) in collaborazione anche con i Musei civici, che a Villa Sorra gestiscono la raccolta della civiltà contadina, con associazioni di promozione sociale e volontariato del territorio, e di altri enti pubblici che possano contribuire alla realizzazione dei progetti allo scopo di accrescere l’offerta culturale. Tra questi l'Istituto agrario e alberghiero "Spallanzani", che a Villa Sorra svolge un'importante attività didattica, di ricerca, di produzione e trasformazione di prodotti agricoli.

“L’esercizio in forma coordinata – ha detto l’assessore - rappresenta lo strumento più idoneo alla salvaguardia e promozione di un complesso di rilevante interesse storico-architettonico e naturalistico consentendo efficacia, efficienza ed economicità dell’azione pubblica”. La convenzione, infatti, conferma la “Conferenza dei sindaci” per cinque anni, costituita dai sindaci o da assessori da loro delegati, per promuovere nuovi progetti di valorizzazione, anche intercettando fondi regionali ed europei, e per definire gli obiettivi di gestione da concordare annualmente.

La delibera approvata conferma all'interno del complesso la Raccolta della civiltà contadina del Comune di Modena, affidata alla gestione dei Musei civici. Tra le premesse del documento si ricorda che a seguito dei danni provocati dal sisma nel maggio 2012, che hanno reso inagibili diverse strutture del complesso, il Comune di Modena si è impegnato a ottenere i finanziamenti e sta realizzando lavori di ripristino e consolidamento delle strutture colpite, in forza di una convenzione col Comune di Castelfranco approvata con delibera di Consiglio l’8 luglio 2013.

In prospettiva, ha rimarcato il sindaco Muzzarelli intervenendo nel dibattito, insieme al primo obiettivo di salvaguardia di un patrimonio storico, architettonico e naturalistico con larga fruizione da parte dei cittadini, resta l’idea di ospitare una scuola di alta cucina col coinvolgimento dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dell’Istituto “Spallanzani” di Castelfranco, e dello chef Massimo Bottura. “Un polo di formazione del settore alimentare ed enogastronomico – ha detto il sindaco - e un centro di valorizzazione delle eccellenze locali, di cui abbiamo parlato anche con Carlo Petrini di Slow food, e per il quale stiamo lavorando con Regione e Governo per trovare le risorse per il progetto”.

Per Art. 1 – Mdp – Per me Modena, Marco Chincarini ha espresso “pieno appoggio alla delibera: importante recuperare la villa perché possa essere occasione per i modenesi di sapere che è raggiungibile anche in bicicletta, un polmone verde ma anche un luogo storico che fa parte della nostra città.

Marco Cugusi ha parlato di uno “spazio molto bello, con un’area ambientale e architettonica di pregio, ancora poco fruito dal territorio. Se andasse a buon fine il progetto di vivibilità quotidiana con la scuola di cucina - ha detto - ne guadagnerebbe tutta la città. Se si dovessero trovare finanziamenti, chiedo di pensare ancora più in grande che in Piemonte: a una struttura formativa che possa attrare giovani da tutta Europa. Opportunità per giovani generazioni e le imprese del territorio, con attenzione particolare, mi auguro, all’agricoltura pulita”.

Andrea Galli, capogruppo di Forza Italia, ha parlato di “iniziativa opportuna per il Comune, che rientra nel percorso di valorizzazione dei nostri beni, non solo architettonici ma anche immateriali, come il marchio Modena”.

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